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Concluso a Ventotene il flash mob del Partito Democratico. La storia di Altiero Spinelli

In foto anche il sindaco di Rocca Santo Stefano Sandro Runieri con la consigliera regionale del Lazio Michela Califano ed altri autorevoli esponenti istituzionali.

VENTOTENE (LT) – Si è concluso ieri il flash mob nell’isola laziale situata in provincia di Latina. Una manifestazione voluta dal Partito Democratico e che ha fatto riscontrare una massiva presenza di rappresentanze politiche ed istituzionali.

LA STORIA:

Altiero Spinelli, nato a Roma il 31 agosto 1907, è stato una figura centrale nel movimento federalista europeo e uno dei padri fondatori dell’Unione Europea. La sua vita è stata caratterizzata da un forte impegno politico e da una visione lungimirante dell’Europa unita-.

Giovinezza e adesione al comunismo

Fin da giovane, Spinelli mostrò un vivo interesse per la politica, influenzato dal padre Carlo, socialista convinto. Nel 1924, a soli 17 anni, si iscrisse al Partito Comunista Italiano (PCI), operando nella clandestinità a causa dell’ascesa del regime fascista in Italia. La sua attività politica lo portò all’arresto nel 1927 a Milano; da lì iniziò un lungo periodo di detenzione in vari penitenziari italiani, tra cui Roma, Lucca, Viterbo e Civitavecchia, fino al 1937.

Dopo la prigionia, Spinelli fu inviato al confino prima sull’isola di Ponza e successivamente, dal 1939, a Ventotene. Durante questo periodo, insieme a Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni, maturò una critica al nazionalismo e sviluppò l’idea di una federazione europea come antidoto alle guerre tra nazioni. Questa visione si concretizzò nel “Manifesto di Ventotene”, redatto nel 1941, che delineava un progetto per un’Europa libera e unita, ponendo le basi ideologiche per la futura integrazione europea.

Dopo la caduta del fascismo, Spinelli continuò la sua attività politica, contribuendo alla fondazione del Movimento Federalista Europeo nel 1943. Negli anni successivi, ricoprì ruoli di rilievo sia a livello nazionale che europeo: fu deputato al Parlamento italiano e membro della Commissione Europea. Nel 1979, fu eletto al primo Parlamento Europeo a suffragio universale diretto, dove continuò a promuovere l’idea di una maggiore integrazione politica dell’Europa.

Altiero Spinelli morì a Roma il 23 maggio 1986. Le sue ceneri furono trasferite e sepolte nel cimitero di Ventotene il 7 giugno 1986, in riconoscimento del legame profondo tra l’isola e la sua visione europeista. La sua tomba è divenuta meta di numerose visite istituzionali e omaggi, simbolo del suo contributo alla costruzione dell’Europa unita. Recentemente, il 22 marzo 2025, una delegazione del centrosinistra ha deposto un mazzo di fiori con i colori dell’Europa sulla sua tomba, ribadendo l’attualità del suo pensiero e l’importanza del Manifesto di Ventotene.

L’eredità di Spinelli vive tuttora nelle istituzioni europee e nel continuo impegno per un’Europa federale e solidale, riflettendo la sua visione di pace e cooperazione tra i popoli.