Valle del Turano – Si è concluso con grande soddisfazione dei partecipanti e degli organizzatori il primo corso di Apicoltura organizzato dalla Riserva Naturale Regionale Monte Navegna e Cervia. Il corso si è svolto durante il mese di maggio scorso utilizzando principalmente gli strumenti di formazione a distanza e nello scorso week end, con l’allentamento delle restrizioni per il Covid, si è concluso con un seminario in presenza organizzato su due giornate che si è tenuto all’agriturismo della Tenuta del Varco e sul campo presso gli allevamenti di api di alcuni dei partecipanti.
Il corso, che intende essere il primo di ulteriori iniziative del genere che saranno organizzate nei prossimi mesi, ha visto la partecipazione di 18 apicoltori con gradi di esperienza e conoscenza diversa e che per circa un mese sono stati accompagnati da dei docenti dell’Università di Perugia.
Gli argomenti affrontati durante le 30 ore di lezione sono stati: Le patologie apistiche in generale, Varroasi e trattamento, Conduzione professionale, Tecniche di apicoltura, Normativa in materia di gestione dell’alimento miele, Riconoscimento di infestazioni e colonizzazioni da parte di insetti alieni, Selezione delle regine e prevenzione dell’inquinamento genetico, Raccolta e confezionamento del miele.
Mentre nei seminari oltre alle attività su campo si è parlato dell’importanza della conservazione dell’Apis mellifera linguistica e il rischio dell’inquinamento genetico e dei modelli gestionali e organizzativi e l’innovazione condotta nelle regioni Umbria e Toscana.
«È stata un po’ una scommessa – commenta il presidente della Riserva Navegna e Cervia, Giuseppe Ricci – Abbiamo organizzato questo corso in breve tempo e senza nemmeno pubblicizzarlo troppo ma siamo riusciti lo stesso a trovare i numeri per poterlo portare avanti. La cosa che mi rende più orgoglioso è che alla fine la partecipazione è stata davvero convinta e appassionata tanto da registrare la presenza on line degli studente ben oltre le due ore convenute per la durata delle lezioni: segno che l’argomento appassiona e che i docenti sono stati bravi ad attirare l’attenzione dei partecipanti. Sulla scorta di tutto ciò è mia intenzione riproporlo anche prossimamente magari però questa volta prevedendo percorsi separati a seconda del grado di preparazione dei partecipanti in modo da fornire un servizio più centrato sulle esigenze dei partecipanti. Questo corso possiamo dire che ci ha fatto scoprire che nel nostro territorio c’è una domanda di formazione che dobbiamo soddisfare e quindi già mi sono messo all’opera per trovare il modo di avere un quadro del fabbisogno dando la possibilità agli allevatori, agricoltori o anche semplici appassionati o curiosi di farci conoscere necessità e grado di preparazione».