Conferenza ATO2, il comitato per l’Aniene si scaglia contro tutti i sindaci assenti dei comuni della valle
Redazione – Una dura presa di posizione si registra da parte del Comitato per l’Aniene, che contesta apertis verbis a molti sindaci di comuni della Valle dell’Aniene l’assenza all’ultima conferenza ATO2.
“Hanno disertato in massa – spiega il Comitato in una nota – l’ultima Conferenza dei Sindaci ATO2, capaci evidentemente di far depredare l’importante risorsa idrica dai territori dei Comuni da loro amministrati, ma indifferenti alla partecipazione in quell’assise dove viene deciso come essa deve essere amministrata.
Erano infatti presenti solo i sindaci di Vicovaro, Ciciliano ed Arcinazzo Romano, il quale aveva delegato quello di Lariano.
Assenti ingiustificati invece quelli di Subiaco, Olevano Romano, Castel Madama, solo per citare quelli umericamente più rilevanti, seguiti da un mesto lungo elenco: Affile
Agosta, Anticoli Corrado, Arsoli, Bellegra, Camerata Nuova, Canterano, Castel Madama, Cerreto Laziale, Cervara di Roma, Cineto Romano, Filettino, Gerano, Jenne, Licenza, Mandela, Marano Equo, Percile, Riofreddo,Rocca Canterano Rocca Santo Stefano, Roccagiovine, Roiate, Roviano, Sambuci
Saracinesco,Trevi nel Lazio,Vallepietra.
Praticamente assenti tutti i Comuni appartenenti alla X Comunità Montana ed al Parco dei Monti Simbruini.
Assenti anche quei Comuni che consentono generosi emungimenti idrici ad Acea, come Vallepietra, Agosta, Marano Equo, Arsoli.
Eppure si dovevano approvare di temi importanti, come alcuni risanamenti delle reti idriche, tra cui un piccolo tratto dell’ex Simbrivio, e soprattutto delle nuove tariffe idriche.
Tariffe, quelle approvate, che vanno a penalizzare i consumatori più parsimoniosi e le fasce più deboli.
La tariffa agevolata infatti, è stata aumentata di quasi il 33% e la quantità di acqua prevista in questa fascia è stata ridotta di 2000 litri. Anche la fascia tariffaria base ha avuto la stessa decurtazione di 2000 litri, mentre è stato premiato chi consuma di più: sensibili riduzioni tariffarie sono state applicate alla I, II, e III fascia di eccedenza. Alle ultime due le riduzioni infatti sono pari al 35% per la II addirittura del 57,5%.
Un vero incentivo allo spreco che mira solo ad incrementare i profitti a svantaggio delle fasce più deboli.
Sono previsti infatti notevoli incrementi dei ricavi attesi dal condominiale domestico, che saliranno di quasi 14 milioni di euro, mentre caleranno i ricavi ottenuti dalle utenze residenziali e non domestiche”.