Sanremo – La prima serata di questo 74esimo Festival di Sanremo è cominciata, e noi di ConfineLive stiamo stilando in diretta dalla Sala Stampa una nostra personale scaletta che stiamo aggiornando volta per volta con tutti i voti dei cantanti in gara.
Ad aprire il Festival un dolcissimo e un po’ impacciato Marco Mengoni, che però ha tenuto duro e ha saputo gestire in maniera inappuntabile la sua grande emozione. Il cantante, che ha vinto la scorsa edizione del Festival e che quest’anno veste i panni di co-conduttore della prima serata, è prima di tutto un ragazzo molto emotivo, si emoziona facilmente (e questo ci fa emozionare tanto) ma da grande professionista quale è, riesce sempre a dare il meglio proprio in virtù di questa sua fragilità, che in realtà è la sua forza. Ma che dire della sua vena comica? Questa sera abbiamo scoperto che Mengoni è anche un grande intrattenitore, spigliato e divertente: un vero trasformista. In conferenza stampa ha dichiarato di essersi preparato molto per questa co-conduzione e di essersi ispirato alla grande Anna Marchesini e ora capiamo il perché. Possiamo dire che “il ragazzo ha studiato”, e anche molto bene. Ci piace questa nuova veste di Marco Mengoni, promosso a pieni voti! E a proposito di voti…ecco a voi le nostre pagelle!
Clara: Voce 8.5 (ha una voce pulita e garbata, intonatissima e dotata di grande ritmo), Testo 6.5 ( un po’ banale e ripetitivo: accettabile), performance 7 (forse avrebbe potuto sfruttare di più lo spazio dal momento che la canzone è molto ritmata e ballabile, ma comunque lei bellissima così: raffinata e intonata), look 8 (vestito lungo nero lucido, bellissimo; trucco e acconciatura semplici ma di effetto). Voto: 8
Sangiovanni: Voce 8 (molto bravo, per la sua giovane età e il fatto di aver optato per la voce e non per l’autotune depone a suo favore, bravo), testo 6.5 (è una ballata romantica ma non troppo originale, anzi quasi scontata), performance 6 (un po’ sottotono questa sera), look 7 (un bellissimo completo bianco, poco azzeccato forse ma bello comunque ed elegante nel complesso). Voto: 7
Fiorella Mannoia: Voce: 9 (voce unica, è un’istituzione), Testo 9 (un bellissimo manifesto femminista che ha saputo interpretare in maniera magistrale), performance 8 (sul palco è una regina, la Mannoia canta e riesce a scandire i versi in un modo che sa imporsi nelle orecchie e anche nel cuore e nelle coscienze di chi ascolta), look 8.5 (un vestito bianco da sposa con i merletti, vagamente inappropriato nello stile ma volutamente scelto per rispecchiare il significato del brano). Voto: 8
La Sad: Voce: 6 (non fanno impazzire, intonati ma non troppo), Testo 7.5 (“l’amore spacca il cuore a metà”, “il solito bar”, parole già sentite ma in realtà è un testo che parla di denuncia social e del suicidio e “la musica ci ha salvato la vita” hanno detto al termine dell’esibizione. Solo per questo ci sentiamo di alzargli il voto), Performance 7 (il loro modo di muoversi in cerchio fa quasi tenerezza ma risultano in sostanza credibili perché intonati, colorati ed efficaci; tutto sommato anche simpatici), look 6 (stravaganti nel loro look punk, ma incoerenti con la canzone e il genere che portano). Voto: 6,5
Irama: Voce 8,5 (una bella voce, graffiante e potente e assolutamente riconoscibile), Testo 7.5 (malinconico e un po’ strappalacrime, come nella precedente edizione. Però è emozionante e il ritornello rimane in testa), performance 9 (esibizione da pelle d’oca: tira fuori tutta la sua anima ed è emozione pura. Canzone radiofonica), look 8.5 (100% dark; “bello e dannato”, ci piace). Voto: 8,5
Gali: Voce 8 (tonalità originale, ha un grande ritmo), Testo 8 (brano sul senso di appartenenza, sul sentirsi “a casa”, ma si accenna anche alla guerra e al dover scappare e andare via. “Casa mia, casa tua, che differenza c’è?”. In fondo, la propria casa non è un luogo fisico ma uno stare al mondo, uno stato d’animo), performance 7 (brillante e sciolto nei movimenti; canta e si muove bene sul palco, se la balla e ci piace perché anche noi non sappiamo resistere e balliamo con lui. Bella atmosfera), look 7 (elegante e scintillante, ha scelto bene il suo completo e il colore per lo meno varia rispetto agli altri che questa sera hanno scelto per la maggiore il bianco o il nero). Voto: 7
Negramaro: Voce 10 ( la voce di Giuliano Sangiorgi non solo è unica, originale, potente e riconoscibile tra mille, ma è anche emozionante), Testo 9 (intenso e profondo, intimista, essenziale e romantico, parla d’amore e di voglia di ricominciare, avendo il coraggio e la voglia di mettersi in discussione e in gioco, perché la vita e l’amore sono così), performance 10 (l’espressività del frontman sa esprimere perfettamente ogni singola parola del testo ed emoziona, tanto), Look 8.5 (elegante e deciso, 100% dark e si va sul sicuro). Voto: 9
Annalisa: Voce 8.5 (limpida, acuta e intonatissima come sempre. Con la sua voce potrebbe cantare brani molto più difficili), Testo 6 (banale ma assolutamente orecchiabile, da hit parade. Il ritornello si impara in fretta. Ed è già tormentone), performance 8 (esibizione da manuale: perfetta e intonata, si muove benissimo sul palco, è elegante e sensuale), look 9 (outfit perfetto per lei, per il suo fisico e per il genere che ha deciso di portare sul palco dell’Ariston). Voto: 8,5
Mahmood: Voce 8 (ritmo e fiato da rivendere, l’intonazione è stata perfetta), Testo 7 (dietro quella “tuta gold” si nasconde l’animo di un giovane ragazzo che si guarda indietro e riflette sul suo passato. Niente di nuovo, dunque per Mahmood: il testo rimanda ancora una volta al lato biografico del cantante e al suo rapporto con l’infanzia e la figura paterna), performance 9 (sa il fatto suo, c’è poco da fare. Il suo modo di cantare e stare sul palco è unico nel suo genere. Mimica facciale ottima, è ammiccante ed espressivo; movenze, figure, il suo modo di ballarsela ci piace), look 7 (con il nero non si sbaglia mai, ma quel gilet da pescatore non ci fa impazzire). Voto: 7,5
Diodato: Voce 9 (uno dei pochi cantanti di questo Festival a saper mostrare tutta la sua estensione vocale e lo fa con eleganza e sicurezza. È un usignolo), Testo 8 (la canzone ispira energia, bellezza, sensibilità. Il cantautore tarantino sa scrivere i suoi pezzi. Sono poesia), performance 8,5 (divina la sua voce; sorridente si avvicina al pubblico cantando dalle scale, poi ad un tratto sul palco compaiono i ballerini che muovendosi in libertà abbracciano idealmente la sua canzone avvolgente e coinvolgente in un’unica, vibrante energia), look 8 (un elegante completo bianco che rispecchia la sua arte pura e il suo animo sensibile, nonché il brano che ha portato sul palco). Voto: 8,5
Loredana Bertè: Voce 10 (un’istituzione, una garanzia. Ma non perché sia la più “anziana” dei cantanti in gara, ma semplicemente perché è “over the top”: ha una voce graffiante, potente, una timbrica unica e inconfondibile. 100% rock), Testo 9 (un altro manifesto femminista, che unisce follia e libertà. Cosa c’è di meglio che gridare: “io sono pazza di me”? Amare sé stessi non è una forma di narcisismo ma il primo passo per essere davvero capaci di amare la vita e gli altri), performance 8 (la sua espressività, la sua la sua grinta da vera rockettara marcano le parole come proiettili che mirano al cuore; non possiamo non amarla, ci fa emozionare sempre), look 9 (come sempre sa osare, e le sue minigonne sono il simbolo della sua rivoluzione femminista e personale. Se vincesse una donna, vogliamo che fosse lei, la Bertè). Voto: 9
Geolier: Voce 7 (la quota napoletana di quest’anno ha una bella voce, senza essere necessariamente originale; ha un bel ritmo) Testo 7 (“per Napoli e per mammà” potremmo dire; il testo nasce per portare Napoli e il dialetto napoletano a Sanremo e riesce a farlo in modo convincente anche se non entusiasma particolarmente), performance 6.5 (non splende ma a suo modo è efficace), look 6 (un po’ da tutti i giorni, ma coerente con il suo stile urban). Voto: 6,5
Alessandra Amoroso: Voce 8.5 (non c’è che dire, ha una voce bellissima, intonata, soul e graffiante), Testo 7 (la rappresenta alla perfezione: è una ballad che parla della difficoltà della vita di tutti i giorni e della capacità di sapersi rialzare. E come non rispecchiarci noi in lei?), Performance 8 (sinsa emozionare e sa fare emozionare, una dote non comune; bellissima e impeccabile), look 8 (bellissima nel suo elegante abito lungo, Anche lei ha scelto il 100% dark. Eleganza, e delicata sensualità). Voto: 7,5
The Kolors: Voce 9 (strepitoso, top, voce equilibrata e intonatissima anche mentre salta e si muove, cosa non scontata né facile. Coordinazione ottima. Come fa?), Testo 6 (“un ragazzo incontra una ragazza, la notte poi non passa, la notte se ne va”: questo ritornello entra in testa come un martello pneumatico. Vincente nella sua splendida ovvietà), performance 9 (il frontman canta, si muove e fa anche un piccolo balletto che tutti abbiamo già imparato e fatto insieme a lui già al secondo ritornello. Stash è un performer nato e gli altri membri suonano davvero bene. Sembrano ospiti internazionali più che cantanti in gara. Spaccano), look 8 (total black per tutti. Eleganza senza osare. Un po’ come tutti questa sera). Voto: 8
Angelina Mango: Voce: 8 (intonata e bellissima la timbrica vocale: la giovane ha un grande orecchio. D’altronde è figlia d’arte), Testo 6 (non scritto certamente per entrare nel cuore, ma nelle orecchie e nel ritmo, proprio come un….? Tormentone? Esatto), performance 8 (si sa muovere con estrema.disinvoltura sul palco, sembra avere un’esperienza decennale: talentuosa; il brano non lascia il segno), look 7 (quel vestito non ci ha fatto impazzire ma almeno si è distinta tra gli altri “bianchi e neri” di questa prima serata. Chi altro lo farà dopo di lei?). Voto: 7
Il Volo: Voce 10 (c’è bisogno di dirlo? Ognuno individualmente ha una propria personalità vocale, ma insieme diventano pura magia, dinamite che esplode puntuale nell’inciso), Testo 7 (l’amore visto con gli occhi di giovani ragazzi trentenni, quindi ancora giovani ma con una certa consapevolezza della vita. “Cadi dal cielo come un capolavoro, prima di te non c’era niente di buono”, rime facili ma d’effetto. Il ritornello è già nella testa), performance 7,5 (non eccedono in espressività e coinvolgimento ma le loro voci fanno emozionare; nell’inciso fanno davvero venire i brividi, perché riescono a fondersi in modo impressionante), look: 8,5 (belli ed eleganti in un classico abito nero. Forse troppo classico per tre giovani ragazzi ma in fondo azzeccato per il loro genere musicale. Massimo rispetto). Voto: 8,5
Big Mama: Voce: 8,5 (la giovanissima cantante napoletana ha talento), Testo 8 (intenso e palesemente biografico: un inno a sé stessa, alla capacità e al coraggio di rialzarsi dopo grandi e gravi difficoltà nel suo recente passato. “La rabbia non basta” è un manifesto che spiazza e parla di trasformazione e riscatto), performance 6,5 (un po’ impacciata nei movimenti ma lei sa emozionare con la sua voce potente e con la sua canzone) look 6 (vestito con scollatura audace e un po’ traditrice; le unghie quanto erano lunghe? Di contro, però, emana una rara dolcezza e bellezza nei suoi occhi che trasmettono molto più del suo look. L’abito non fa il monaco). Voto: 7
Ricchi e Poveri: Voce 8 (ma quanto amiamo queste voci iconiche? Angela ancora capacissima di fare acuti strabilianti), testo 6,5 (nella sua semplicità nasconde un messaggio profondo: “ti aspetto, ma non tutta la vita”), performance 10 (energia pazzesca, molti più di tanti giovani del Festival. Come si fa a non saltare dalla sedia e iniziare a ballare? È un istinto irrefrenabile e il successo è garantito anche questa volta), look 7: (legati da un fiocco rosso, stile cioccolatini). Voto: 8
Emma: Voce 9 (grande fiato, a dispetto del titolo della sua canzone o forse proprio in forza di questo, resta il fatto che è a dir poco divina), Testo 6,5 (l’amore raccontato da una donna che non si fa prendere in giro, ma si lascia coinvolgere nella misura in cui lo vuole in piena libertà, senza costrizioni, senza fiato. In apnea), performance 8 (adrenalina e grinta da rivendere. Emma sa trasmettere davvero l’emozione con la E maiuscola. Canzone non tra le sue migliori ma molto radiofonica), Look: 7 (il nero le dona, ma l’abito non è tra i suoi cavalli di battaglia). Voto: 7,5
Neck e Renga: Voce: 9 (che dire di questi due colossi della musica italiana? Due timbri completamente diversi che si fondono alla perfezione), Testo 7 (romantico; è l’amore vissuto da due uomini ormai adulti e con alle spalle la giusta esperienza per tirare conclusioni e il risultato è che “l’amore va vissuto in modo assoluto”, come loro stessi hanno dichiarato), performance 7,5 (ma che bello vederli cantare insieme! Si sorridono e si passano strofe e ritornelli in un mix unico di voci e stili), look 8 (i classici colori che urlano “vintage”: beige, marrone e blu. Gli dona. Elegantissimi e “trasgressori” in questa prima serata del monopolio bianco/nero dei cantanti in gara. Ma gli altri si sono per caso messi d’accordo? Si sospetta lo zampino “Fantasanremo”…indagheremo. Se così fosse, pochi sarebbero gli outsider coraggiosi e fuori dalle regole della Fantacompetizione. Gali, a quel punto risulterebbe tra i migliori perché libero e indipendente con quel turchese luccicante: ” chi se ne frega dei tuoi ma, dei tuoi se, dei tuoi bla bla”, giusto e approvato. Ma torniamo a Neck e Renga). Voto: 8
Mr Rain: Voce 7 (intonazione, rende nelle ottave basse; poca estensione. Si mantiene su un basso profilo), Testo 8 (profondo e sensibile: è la storia di un padre che ha perduto suo figlio, ma trova il coraggio di andare avanti, nonostante tutto. “Andiamo lontano in un posto che non abbiamo visto mai”), performance 7 (bella l’introduzione sul palco di due altalene che ci fanno entrare nel vivo del brano. Scelta azzeccata e d’effetto. Lui poco esuberante ma la canzone convince), look 7,5 (elegante nel suo total white; a questo punto il sospetto si fa quasi certezza. Vedi sopra). Voto: 7
Bnkr44: Voce 6 (voci fresche, frizzanti e diverse nei loro “colori” vocali, ma senza entusiasmare: “forza 4”), Testo 6 (viva la gioventù; il testo è giovane, moderno, orecchiabile, adatto alla loro età. Ma nulla di nuovo o di originale), performance 6 (si muovono in modo un po’ goffo ma hanno tempo per imparare a coordinarsi; la canzone è carina, ballabile e radiofonica), look 6 (giovani vestiti da giovani in un giorno qualunque. Eleganza, questa sconosciuta). Voto: 6
Gazzelle: Voce 7 (voce originale, ma deve piacere), Testo 7,5 (autentico il suo modo di parlare d’amore), performance 7 (senza pretese ma si riconferma una garanzia nel suo modo di cantare e di porsi), look 6 (classica felpa e occhiali neri, come se fosse a passeggiare nel suo quartiere). Voto: 7
Dargen D’Amico: Voce 7 (senz’altro riconoscibile, ma non eccelle), Testo 7 (Dargen vuole farci riflettere con questa “onda alta” dei migranti? Si, è ciò che ha dichiarato, ma quello che gli viene più spontaneo e viene più naturale in questa canzone è farci ballare all’impazzata, quindi una nota di incoerenza tra testo e musica va sottolineato. Dargen però è un vero talento come performer), performance 8,5 (l’unico a camminare fino alla platea, mischiandosi con il pubblico. Dargen sa coinvolgere, Dargen sa farci ballare. Dargen super pop e super radiofonico), look: 9 (la sua originalità ci spiazza, ma questi orsetti non sono casuali e scherzosi, tutt’altro. La dice lunga il suo breve discorso a fine esibizione, citando i bambini vittime delle bombe a causa della guerra). Voto: 7,5
Rose Villain: Voce 8 (grande voce, dotata di una estensione, intonazione e stabilità. Talentuosa), Testo 6 (senza pretese e ripetitivo. Inoltre sembrano due brani diversi tra strofa e ritornello), performance 7 (a dispetto della sua canzone poco convincente lei è molto brava, ha una bella voce, un bel portamento; fuori dagli schemi e sensuale), look 8 (d’effetto il suo abito nero, elegante e sensuale). Voto: 7
Santi Francesi: Voce 8 (il ragazzo ha l’X factor, non c’è che dire. Voce bellissima), Testo 7 (romantico, onirico, originale, poetico), performance 7 (sanno essere un duo convincente; sanno stare sul palco, convincono e lo hanno capito anche loro; la canzone è nulla di trascendentale), look 7 (total black anche per loro). Voto: 7
Fred De Palma: Voce: 7 (sa tenere le note e l’intonazione ma il timbro non riesce a distinguersi tra la folla dei tanti cantanti simili a lui), Testo 6 (racconta di una relazione che continua pur essendo finita. In quanti hanno portato avanti una “minestra riscaldata”? Niente di nuovo, dunque), performance 6 (poco entusiasmo per il re del reggaeton, che comunque sa il fatto suo), Look: 6 (abito nero. Ma dai?). Voto: 6,5
Maninni: Voce 8 (questo festival ci ha regalato davvero tanti giovani cantanti, che ci auguriamo possano fare tutti una lunga strada. E lo auguriamo anche a Maninni, che ha una bella voce e sembra aver trovato la strada del cantautorato. Musica e testo sono i suoi. Bravo) Testo 7 (una ballata romantica scritta da un giovane che ha voglia di far sentire la propria “voce” in tutti i sensi), performance 6 (bravo e intonato; classicheggiante nel suo stile. Convince ma fino a un certo punto. Maninni? Nì), look 7 (completo nero, ormai ce ne siamo fatti una ragione). Voto: 7,5
Alfa: Voce 7 (ci piace la sua timbrica ma risulta un po’ scontato), Testo 7 (la canzone fa venire voglia di ballare sulla sedia, senza alzarsi però. Orecchiabile e radiofonico), performance 7,5 (si muove bene mentre canta e sa essere coordinato, senza mai stonare. Per essere giovane ha una buona padronanza della voce; la canzone è un po’ banale ma lui ha quel viso da bravo ragazzo che ci piace), Look 6,5 (t-shirt nera e pantalone nero. Si, anche lui total black, ma con l’aggravante delle scarpe bianche da ginnastica). Voto: 6,5
Il Tre: Voce 7,5 (il giovane cantante romano ha una bella voce e anche lui ha voglia di farsi sentire), Testo 7(ha collaborato alla scrittura della canzone, da buon rapper in erba. Ci piace), performance 7 (giovane, forse inesperto, ma nella sua canzone è trascinante e la rappata è più che buona. Coinvolgente), look 7 (abito bianco con sfumature nere. Almeno c’erano le sfumature, dai). Voto: 7
Sono quasi le due di notte e qui dalla Sala Stampa di Sanremo la serata è in chiusura. Abbiamo votato i nostri cantanti, con un applauso liberatorio tra colleghi. È stato meraviglioso partecipare e dare il nostro contributo alla classifica.
Come ultima impressione generale sulle canzoni, si può dire senza dubbio che sono tutte belle canzoni e soprattutto radiofoniche. Ora capiamo le parole di Amadeus in conferenza stampa quando ha detto che sarà il festival della musica del mondo radiofonico, ora ne abbiamo certezza e condividiamo in pieno le sue scelte. Il direttore artistico e conduttore si è dimostrato anche quest’anno con la scelta dei brani all’altezza delle aspettative.
La classifica della Sala Stampa
I giornalisti hanno così deciso, con i loro voti, la classifica di questa prima serata:
1 Loredana Bertè
2 Angelina Mango
3 Annalisa
4 Diodato
5 Mahmood
Domani è già oggi. È così tardi che è presto. Il sonno e la stanchezza stanno avendo la meglio su di noi, ma l’entusiasmo è ancora alle stelle.