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Consiglio Lazio, in commissione Trasparenza si chiude la questione della DGR 845

Sui finanziamenti della legge 145/2018

ROMA – La commissione Trasparenza e Pubblicità, presieduta da Massimiliano Valeriani (Pd), oggi ha svolto una seconda audizione sulla delibera di Giunta n. 845 del 24 ottobre 2024, dopo quella del 5 novembre scorso. L’oggetto dell’incontro odierno ha riguardato, in particolare, due punti emersi sia durante che dopo la prima audizione.

In primo luogo, l’approfondimento sul ruolo della società regionale Astral nella programmazione ordinaria e nell’assegnazione delle risorse relative all’annualità 2025, relative al “Programma regionale di interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie e per la rigenerazione urbana, in attuazione dell’articolo 1, comma 134 e ss., della legge 30 dicembre 2018, n. 145, e s.m.i., per le annualità 2021-2034”. Questo tema era già stato annunciato dal presidente Valeriani in chiusura della precedente audizione. In secondo luogo, come ha spiegato lo stesso presidente in apertura della seduta odierna, si è reso necessario tornare sul tema della documentazione fornita dalle direzioni regionali su richiesta di Valeriani, all’indomani della prima audizione, relativa alle modalità e ai criteri alla base dei finanziamenti assegnati per il 2025 per gli interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture viarie e per la rigenerazione urbana previsti dalla legge 145/2018, tramite, appunto, la DGR 845 del 24/10/2024.

Sul primo punto è intervenuto l’Amministratore Unico di Astral, l’ing. Antonio Mallamo, il quale ha spiegato che con la nuova procedura la società è diventata solo stazione appaltante. Sul secondo punto, invece, i chiarimenti sono stati forniti dall’ing. Luca Marta, direttore regionale “Lavori pubblici e infrastrutture, innovazione tecnologica”, il quale ha ripercorso i vari passaggi che hanno cambiato il sistema di valutazione, assegnando un massimo di 100 punti ai progetti, 50 basati su criteri oggettivi e 50 su criteri soggettivi.

Nel corso dell’audizione, sono intervenuti anche vari consiglieri regionali. Il vicepresidente della tredicesima commissione, Mario Ciarla (Pd), ha parlato di “grave confusione amministrativa, di cui qualcuno deve assumersi la responsabilità politica”, mettendo in evidenza come la minoranza abbia evitato di “strumentalizzare una vicenda che rimane comunque grave”. Daniele Leodori ed Emanuela Droghei (entrambi del Pd) sono intervenuti per ribadire che ad oggi “ancora non è stato chiarito il percorso che ha determinato la graduatoria finale dei comuni ammessi ai finanziamenti e, di conseguenza, le motivazioni per cui altri sono stati esclusi”. Leodori ha spiegato che “la cosa più importante ora è definire in modo chiaro come si intenda procedere per il futuro”.

Il capogruppo di Fratelli d’Italia e vicepresidente della tredicesima commissione, Daniele Sabatini, ha parlato di una “importante audizione, che è servita a fugare ogni dubbio sulla regolarità della procedura” e – rispondendo a Mario Ciarla – ha detto che “non vi è stata alcuna confusione amministrativa, né da parte della Giunta né da parte degli uffici regionali”.

In chiusura di seduta, il presidente Massimiliano Valeriani ha annunciato che la commissione non tornerà più su questo argomento ma ha voluto ribadire che “la documentazione fornita risulta ancora incompleta perché mancano i comuni esclusi dal finanziamento e le motivazioni alla base di tale scelta”.

Hanno partecipato all’audizione anche i consiglieri: Marco Bertucci, Laura Corrotti, Edy Palazzi, Eleonora Berni (tutti di Fratelli d’Italia), Claudio Marotta (Verdi e Sinistra) e Luciano Nobili (Italia viva).