Convocata a Castel Madama la prima sessione del Consiglio della città dei bambini e bambine
Una iniziativa di coinvolgimento popolare che ha fatto riscontrare una forte partecipazione dei giovanissimi entusiasti del loro ruolo di "consiglieri del Sindaco"
Castel Madama – E’ stato ufficialmente convocato il “Consiglio della città delle bambine e dei bambini”. La seduta di svolgerà Giovedì 9 maggio 2019 alle ore 17 con protagonisti i ventiquattro giovani consiglieri, investiti dal Sindaco Domenico Pascucci. Tutti saranno chiamati a partecipare al loro primo consiglio presso il laboratorio del Castello Orsini. Con questa iniziativa si da il via al progetto internazionale adottato dal Comune di Castel Madama, promosso e sostenuto dalla Regione Lazio e dall’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR. I Giovani consiglieri hanno già inondato di proposte il Sindaco. Viabilità, decoro urbano, giochi per ragazzi nei giardini pubblici, dotazione della comunità di un defibrillatore, cura del verde a ridosso delle scuole e mercatini per la raccolta fondi per fini umanitari. Sono solo alcune delle idee espresse dai ragazzi che saranno chiamati a migliorare la vita della comunità castellana collaborando con il Sindaco, gli amministratori e i tecnici comunali. «Questi ragazzi possono insegnarci molto cogliendo con le loro giovani menti aspetti che noi adulti non vediamo più. Dobbiamo – ha detto il Sindaco Domenico Pascucci per il tramite dell’ufficio stampa comunale – congratulandosi con i giovani consiglieri per l’impegno preso nei confronti del loro paese – ricominciare a vivere in pluralità e in sinergia». L’assessore Sara Beccaria, invece, ha salutato i nuovi consiglieri citando l’articolo 12 della Convenzione sui diritti dell’infanzia: «Bisogna garantire ai bambini il diritto di esprimere liberamente la loro opinione e dobbiamo assicurargli la possibilità di essere ascoltati. Questo è un progetto che deve coinvolgere tutti a livello sociale per ritrovare, attraverso le proposte dei ragazzi, il senso di comunità».