Se ancora non è chiaro come tenere sotto controllo il coronavirus, il controllo della paura è ormai sfuggito di mano. Le semplici precauzioni sono diventate emergenza e l’emergenza si è trasformata in psicosi, entrando nella nostra vita e nelle nostre abitudini, addirittura sottraendoci dal frequentare luoghi affollati come i cinema. Lo scorso weekend si è registrato un calo di spettatori pari al 44%, un numero che ben definisce lo smarrimento in cui il Paese è caduto.
L’ombra lunga del timore da coronavirus sta colpendo produttori e distributori cinematografici italiani, sia quelli che hanno appena presentato i loro ultimi titoli, con un crollo degli incassi al botteghino, sia quelli che stanno per uscire e che, a causa del calo di spettatori, hanno fatto slittare le date di uscita.
Ci sono diversi film che avrebbero dovuto arrivare in sala nei prossimi giorni e la cui uscita è per il momento slittata a data da destinarsi. Il primo è “Volevo nascondermi”, il film sul pittore Antonio Ligabue firmato da Giorgio Diritti, e interpretato da Elio Germano. Sarebbe stato proprio l’attore romano, ospite di Fabio Fazio a “Che tempo che fa” nella puntata di domenica 23 febbraio, a confermare che il film non sarebbe più uscito giovedì 27 febbraio e che «in questo momento in cui tutto è in discussione i cinema chiudono e i film sono rimandati a data da destinarsi, speriamo il prima possibile».
Anche Carlo Verdone, invitato nel salotto di Mara Venier la scorsa domenica per lanciare il suo ultimo lavoro, “Si vive una volta sola”, in cui interpreta un medico, ha chiosato dicendo: «Non si sa quando esce». E sul coronavirus il regista e attore romano, noto per essere anche “ipocondriaco”, ha commentato: «Siamo nelle mani di medici, virologi e infettivologi. Comunque dobbiamo essere fiduciosi, sono sicuro che l’emergenza rientrerà e presto troveranno anche un vaccino. Già in Australia ho letto che sono sulla buona strada».
Un altro film che sarebbe dovuto uscire a breve è “Cambia tutto” di Guido Chiesa, prodotto da Medusa film e interpretato da Valentina Lodovini. Slitta anche ”Artic”, il film d’animazione del regista canadese Aaron Woodley ma di produzione italiana. Lo stesso vale per “Salvo amato, Livia mia”, l’ultimo Montalbano di Andrea Camilleri, diretto da Luca Zingaretti che ha raccolto il testimone dello storico regista Alberto Sironi. Avrebbe dovuto debuttare nelle sale (prima di arrivare in prima serata su Rai 1 il 9 marzo) il 24, 25 e 26 febbraio, ma anche l’ultima storia del commissario di Vigata ha dovuto fare un passo indietro.
In questo particolare clima di apprensione, in molti preferiscono stare lontano da ambienti affollati e chiusi, come le sale. Per il cinema certamente è un duro colpo. La speranza è che l’emergenza possa presto finire senza mietere altre vittime, e che la paura isterica non diventi il nuovo virus da combattere.