Coronavirus, Conte su Facebook: si riparte dal 4 maggio. “Un programma nazionale che tenga conto delle peculiarità territoriali”
“In queste ore continua senza sosta il lavoro del Governo, coadiuvato dall’équipe di esperti, al fine di coordinare la gestione della ‘fase due’, quella della convivenza con il virus”. Così inizia il nuovo post pubblicato un’ora fa su Facebook dal presidente Conte, per stabilire in nuovi parametri entro cui dovremo muoverci a partire dal 4 maggio. Ma non sarà una ripresa totale, “sarebbe irresponsabile” afferma il premier. Sarà invece una ripresa graduale ed estremamente delicata quella che ci aspetta nella fase 2.
“Molti cittadini sono stanchi degli sforzi sin qui compiuti e vorrebbero un significativo allentamento di queste misure o, addirittura, la loro totale abolizione. Vi sono poi le esigenze delle imprese e delle attività commerciali di ripartire al più presto. Mi piacerebbe poter dire: riapriamo tutto. Subito. Ripartiamo domattina. Questo Governo ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini, ma certo non è affatto insensibile all’obiettivo di preservare l’efficienza del sistema produttivo. Ma una decisione del genere sarebbe irresponsabile. Farebbe risalire la curva del contagio in modo incontrollato e vanificherebbe tutti gli sforzi che abbiamo fatto sin qui. Tutti insieme”.
Dunque, cosa fare dopo il 4 maggio? “Non possiamo permetterci di agire affidandoci all’improvvisazione”, continua Conte. “Non possiamo affidarci a decisioni estemporanee pur di assecondare una parte dell’opinione pubblica o di soddisfare le richieste di alcune categorie produttive, di singole aziende o di specifiche Regioni. L’allentamento delle misure deve avvenire sulla base di un piano ben strutturato e articolato. Dobbiamo riaprire sulla base di un programma che prenda in considerazione tutti i dettagli e incroci tutti i dati. Un programma serio, scientifico. Non possiamo permetterci di tralasciare nessun particolare, perché l’allentamento porta con sé il rischio concreto di un deciso innalzamento della curva dei contagi e dobbiamo essere preparati a contenere questa risalita ai minimi livelli, in modo che il rischio del contagio risulti “tollerabile” soprattutto in considerazione della recettività delle nostre strutture ospedaliere”.
La fase 2 si prospetta quindi un percorso in salita e pieno di insidie. Il rischio maggiore è proprio quello di scatenare una nuova ondata di contagi, situazione da evitare assolutamente. Il premier Conte, poi, sottolinea il fatto che ogni Regione avrà i suoi tempi e le sue modalità, la ripresa sarà proporzionale all’andamento dei contagi. “Dobbiamo agire sulla base di un programma nazionale, che tenga però conto delle peculiarità territoriali. Perché le caratteristiche e le modalità del trasporto in Basilicata non solo le stesse che in Lombardia. Come pure la recettività delle strutture ospedaliere cambia da Regione a Regione e deve essere costantemente commisurata al numero dei contagiati e dei pazienti di Covid-19”.
“È fin troppo facile dire ‘apriamo tutto’. Ma i buoni propositi vanno tradotti nella realtà, nella realtà del nostro Paese, tenendo conto di tutte le nostre potenzialità, ma anche dei limiti attuali che ben conosciamo”.
“Nei prossimi giorni analizzeremo a fondo questo piano di riapertura e ne approfondiremo tutti i dettagli”. “Dobbiamo marciare uniti – prosegue il premier – e mantenere alto lo spirito di comunità. È questa la nostra forza”. Prima della fine di questa settimana, conclude nel post, Conte comunicherà il piano di riapertura previsto per il 4 maggio e illustrerà nei dettagli questo programma. Non ci resta che attendere con fiducia.