Roma – Tutto è pronto per il Columbus Covid 2 Hospital, il nuovo ospedale realizzato a tempo di record dalla fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs per fornire nuove importanti armi a Roma, alla Regione Lazio e al Paese per contrastare l’infezione da coronavirus. Aprirà lunedì 26 marzo.
La nascita di Columbus Covid 2 Hospital, annunciata venerdì 6 marzo in una conferenza stampa alla Regione Lazio, diventa realtà. Roma sta per aprire le porte a una grande risorsa, che darà cure e sostegno ai malati di coronavirus. Da lunedì 16 marzo saranno attivi da subito 21 primi posti letto per Terapia intensiva e 28 posti letto per esigenze ordinarie. E verrà avviato il trasferimento dei primi pazienti contagiati da Covid-19 al momento ricoverati in altre aree protette presso il Policlinico Gemelli.
E oggi, in contemporanea con la conferma dell’apertura del Covid 2 Hospital, il presidente della Fondazione Giovanni Raimondi annuncia un’importante partnership della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs con Eni Spa che, con un contributo straordinario, sosterrà tutti gli investimenti necessari per il nuovo ospedale. Un gesto di grande generosità e «una scelta di grandissimo rilievo – sottolinea Raimondi – da parte di un gruppo che è una colonna portante del paese a supporto delle strutture sanitarie su cui ricade oggi il compito di fronteggiare una situazione di emergenza sanitaria senza precedenti».
Il Columbus Covid2 Hospital dovrà assistere i pazienti affetti o i casi sospetti di Covid-19 per supportare l’Hub regionale Ospedale Spallanzani nel fronteggiare l’emergenza sanitaria. «La Fondazione policlinico universitario Agostino Gemelli Irccs ha accolto questa richiesta, di grande preveggenza da parte del governo della Regione Lazio, con senso di responsabilità, data l’attuale situazione, mettendo a disposizione del Servizio sanitario nazionale le proprie competenze cliniche», sottolinea il professor Rocco Bellantone, direttore del governo clinico del Gemelli e preside della Facoltà di Medicina e chirurgia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. «Il nostro ringraziamento va ai medici, agli infermieri e al personale tecnico sanitario dal principio in prima linea con assoluta abnegazione nel fronteggiare l`epocale emergenza sanitaria», aggiunge il professor Bellantone.
Entro dieci giorni il Columbus Covid2 Hospital sarà completato con una dotazione complessiva di 74 posti letto singoli e 59 posti letto di terapia intensiva, interamente dedicato ad accogliere e trattare pazienti con Covid19. I posti letto delle degenze ordinarie (specialità infettivologia, pneumologia e medicina interna) disporranno di 20 medici, 65 infermieri e 22 operatori socio sanitari. I 59 posti letto di terapia intensiva vedranno impegnati 48 anestesisti-rianimatori e 180 infermieri. Inoltre, 12 infermieri e 6 operatori socio sanitari saranno dedicati all’accoglienza e all’accettazione dei degenti provenienti dal Pronto soccorso del Gemelli con personale sanitario del Policlinico adeguatamente protetto. Il Columbus Covid2 Hospital sarà dotato delle migliori tecnologie sanitarie al momento disponibili.