Corviale . Duecentonovanta ragazzi provenienti dalle periferie di sei città italiane: Roma, Genova, Empoli, Montevarchi, Napoli e Carsoli; un progetto della durata di sei mesi; un unico obiettivo: costruire un dialogo tra i responsabili della politica (amministratori comunali, regionali e politici nazionali) e i ragazzi.
È racchiuso in queste premesse il progetto promosso da Calciosociale, best practice italiana per sport e inclusione sociale, “la prima parola è…IMPEGNO!”. Secondo l’Associazione il dialogo tra decisori pubblici e giovani, che si affacciano per la prima volta al mondo della politica, è possibile solo se basato sulla parola IMPEGNO, parola che assume ancora più importanza se i giovani provengono da contesti territoriali difficili, esposti a forme di marginalità ed esclusione, dove la politica è percepita come la grande assente.
Diversi i politici che hanno aderito all’iniziativa: Maurizio Veloccia, Presidente XI Municipio Comune di Roma; Marianna Perdenzolli del Comune di Genova, all’Assessore alle Politiche Sociali Rosa De Luca, all’Assessore allo Sport Augusto Di Gennaro e all’Assessore al Bilancio e alle Politiche di Cittadinanza Attiva Mario Mazzetti di Carsoli; l’Assessore alle Politiche sociali e Istruzione Giovanni Rossi del Comune di Montevarchi e l’Assessore allo Sport Fabrizio Biuzzi del Comune di Empoli.
Il progetto “La prima parola è…Impegno”, che si è svolto a Roma dal 6 all’8 novembre, è stato articolato in tre fasi. Nella fase di Preparazione, i ragazzi hanno realizzato tramite una forma d’arte a loro scelta un lavoro che spiega i concetti di impegno, inclusione e partecipazione attiva alle decisione pubbliche. Sono stati aiutati in questo da workshop, lavori di gruppo, dibattiti, letture, che hanno avuto la finalità di farli incontrare con gli amministratori locali, formarli sui valori chiave della democrazia e far comprendere loro il funzionamento e i ruoli delle istituzioni politiche. Durante tali incontri i ragazzi hanno manifestato agli amministratori presenti l’interesse di proporre delle iniziative concrete per ciascun territorio di appartenenza dove loro fossero i diretti protagonisti. I progetti scaturiti, sono stati poi presentati e approvati in un consiglio comunale dove oltre la presenza del sindaco e del presidente del consiglio, gli stessi ragazzi hanno ricoperto il ruolo dei consiglieri e degli assessori proponenti.Tale esperienza è stata veramente emozionante sia per i ragazzi che per gli amministratori lì presenti.(di Massimo Mazzetti)