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“Cronaca e Sangue”: l’ultimo giallo noir di Domenico Mecca. Una storia travolgente fra lotta alla corruzione e sfide sentimentali

Vito Stecca è un giornalista che non si ferma davanti a nulla. Mentre Ines, fidanzatacon Vito e psicologa, segue nel suo studio Isabella, la ragazzina che con la sua denuncia aveva aperto un’inchiesta su favoreggiamento della prostituzione e pedofilia che aveva colpito ambienti ecclesiastici e politici, tra Savona e Roma, Vito si tuffa con entusiasmo e spregiudicatezza in una nuova inchiesta giornalistica sull’uso illegale dei fondi pubblici per la gestione dei migranti a Roma e dintorni. L’inchiesta si rivela da subito difficile e pericolosa, in un susseguirsi vertiginoso di agguati e colpi di scena che fanno vacillare anche il temerario giornalista. E le sorprese sono dietro l’angolo. Non solo nel lavoro, ma anche in amore.

DOMENICO MECCA è nato ad Avigliano, in provincia di Potenza, il 9 maggio 1963. Sposato con due figli. Medico infettivologo, ha lavorato per molti anni in diversi ospedali della Liguria. Il suo sogno professionale è sempre stato fare un’esperienza di lavoro all’estero. Per questo motivo alcuni anni fa  si è recato in Uganda per 3 mesi e periodicamente in Romania per implementare e seguire un progetto di prevenzione della tubercolosi. Per 16 anni si è occupato di ricerca e sviluppo di nuovi antivirali e antibiotici. Da più di un anno lavora come medico libero professionista.

Il suo secondo sogno, lasciato per molti anni nel cassetto, era quello di scrivere un romanzo, assecondando così la sua passione per la scrittura. Questo sogno si è finalmente concretizzato alcuni anni fa. Nel 2017 ha scritto La legge non è uguale per tutti, pubblicato da Aletti Editore. Oltre le catene è stato il suo secondo romanzo, pubblicato da Edizioni 2000diciassette, nel 2018. Nel 2020 su Amazon Kdp è uscito il suo terzo romanzo Cronaca e Sangue, che ora ripropone con Segreti in giallo (PubMe).

Da sempre appassionato e sensibile alle tematiche sociali, nel febbraio 2020 ha fondato il Blog “La Valigia dei Pensieri”, che si occupa di diritti umani, sociali e delle donne, di cronaca italiana e del mondo: https://lavaligiadeipensieri.wordpress.com/

Dal 2020 collabora anche con il Magazine “Focus On Africa”.

Intervista all’autore

Buongiorno Domenico, parlaci di te e di come è nata la passione per la scrittura e per il romanzo giallo

“Sono un medico infettivologo e ho due passioni: la medicina e la lettura. Da quest’ultima, ereditata dalle insistenze di mia madre durante la mia frequentazione del Liceo Classico, è nata gradualmente la passione per la scrittura. In realtà mi sarebbe tanto piaciuto fare il giornalista: pensa che da ragazzino scrivevo per me stesso dei pezzi di commento alla giornata del campionato di calcio. Le mie letture da ragazzo hanno spaziato dalla letteratura francese a quella russa e ovviamente non mi sono fatto mancare la lettura dei classici italiani. Da queste mie letture e dalla passione particolarmente per i romanzi di Verga, è nata la mia passione per la scrittura di romanzi a sfondo sociale, nei quali romanzare, attraverso la vita di un protagonista, alcune tematiche sociali che ritengo rilevanti e che di solito hanno poco spazio nelle cronache di tutti i giorni. In questo senso considero la scrittura alla stregua di una missione, prima di tutto sociale e poi anche ovviamente letteraria.”

Focus sul protagonista Vito Stecca: che tipo di personaggio hai creato e cosa lo spinge a affrontare inchieste spinose e pericolose?

“Vito Stecca è innanzi tutto figlio della mia passione per la scrittura sociale, come ho spiegato in precedenza. Inoltre è in qualche modo quello che mi sarebbe piaciuto essere, un giornalista di inchiesta. Inoltre nella scrittura mi piacciono molto i personaggi contradittori e Vito Stecca è un personaggio assai contraddittorio. Introverso, schivo, gli piace lavorare da solo. Il suo carattere lo porta a isolarsi dal resto del mondo e le sue uniche vere passioni sono le inchieste giornalistiche, il fumo e l’alcol. Si è creato un mondo in cui fa fatica ad amare anche le donne se non per un periodo limitato, disdegnando relazioni che gli creano una sensazione di “gabbia”. Lui piace molto alle donne, forse per quel suo aspetto sempre ombroso e anche perché è un bell’uomo, e a lui stesso piacciono le donne, specialmente quelle di carattere e competenti, ma niente di più che lo impegni troppo dal punto di vista sentimentale.

La contraddizione del suo personaggio nasce dal fatto che, pur avendo “una carattere difficile”, la sua passione per la giustizia e la verità sono un fuoco interiore perennemente ardente, che lo rendono sprezzante di fronte a qualsiasi rischio o pericolo per se stesso. Infine, pur essendo una persona apparentemente insensibile, è invece in grado di commuoversi per fatti ed episodi che riguardano “gli ultimi”,  pur sforzandosi di non darlo a vedere.

Nella trama si intreccia il giallo, la ricerca della giustizia e l’importanza della corretta informazione. Quale prospettiva emerge dalla storia?

“La prospettiva, dirompente per Vito Stecca e ovviamente anche per l’autore, è che il lavoro del giornalista è quello di cercare e di raccontare la verità attraverso i fatti, fuori da ogni condizionamento ideologico o da ogni imposizione editoriale. La verità va perseguita storicamente, fattualmente, anche se scomoda per il potente di turno. Per Vito Stecca il lettore va accompagnato a scoprire e a leggere i fatti così come si presentano. I fatti sono il vero potere che ha in mano il giornalista per far emergere la verità contro il potere dei più forti (economicamente, politicamente).”

Chi sono gli antagonisti e cosa hai voluto rappresentare attraverso le loro figure?

“Gli antagonisti sono il potere, rappresentato nel romanzo Cronaca e Sangue da tutti quelli che, politici, amministratori, gestori di aziende, approfittandosi delle storture e delle debolezze del sistema legale e di controllo a diversi livelli, creano un sistema molto profondo di elusione dei controlli, di complicità a diversi livelli, al solo scopo di crearsi un profitto, di lucrare sulle disgrazie dei più deboli, come nel caso della storia di questo romanzo, nel quale gli antagonisti fanno un uso illegale ma protetto dei fondi pubblici destinati ai migranti.”

Cosa troverà sicuramente un lettore nella tua opera?

“Cronaca e Sangue è un romanzo ambientato a Roma: quindi si respira un po’ di quell’aria romana, caratterizzata dalla ambivalenza della sua bellezza da un lato e della sua corruzione imperante dall’altra. Cronaca e Sangue è un romanzo sociale costruito sul genere noir, che penso possa appassionare il lettore sin dall’inizio e mano a mano che di addentra nella storia. Cronaca e Sangue è infine anche un romanzo d’amore, fatto di passioni, insicurezze, respingimenti e incomprensioni, dove le assolute protagoniste sono due donne, molto diverse tra loro, eppure così misteriosamente attratte da un uomo inaffidabile dal punto di vista sentimentale.”

Perché acquistare e leggere Cronaca e Sangue?

“Perché in Cronaca e Sangue c’è tutto quello che può rendere gustosa e avvincente la lettura di un romanzo: lo sfondo sociale, il noir, le passioni, l’amore. Tutto in uno scenario mai banale, ma complesso e a tratti contradittorio come è la vita di molti degli stessi lettori.”

In passato hai pubblicato altri libri. C’è stata un’evoluzione nella tua scrittura? E in cosa si differenzia Cronaca e Sangue  dai precedenti romanzi?

“Ho pubblicato un primo romanzo Le legge non è uguale per tutti nel quale il protagonista è per la prima volta in assoluto Vito Stecca, che svolge un’inchiesta giornalistica su un presunto caso di pedofilia la cui eco arriva anche in Cronaca e Sangue. Il mio secondo romanzo è Oltre le catene nel quale il protagonista è questa volta un medico che corona il suo sogno di una missione medica in Africa, scoprendo gradualmente di aver ricevuto molto di più di quello che lui, come medico e uomo, è riuscito a dare. I miei primi due romanzi sono la cosiddetta palestra di scrittura che in Cronaca e Sangue si è evoluta dal punto di vista della costruzione della storia e dei personaggi, oltre che delle scene e dei dialoghi, arricchendo la trama e riducendo enormemente i refusi.”

Stai lavorando a altri progetti letterari?

“Sì, sto lavorando ad altri due romanzi che hanno come protagonista Vito Stecca. Ho da tempo in mente un altro romanzo nel quale cambiano completamente il protagonista e l’ambientazione. Al momento non posso dire di più.”

Recensione

La fame di verità, la difesa della giustizia, l’onestà nel riportare correttamente i fatti salveranno la corretta informazione dal dilagare di mistificazione e corruzione. Non sono forse gli ideali che dovrebbe sostenere l’operato di ogni buon giornalista d’inchiesta? È proprio questa la convinzione che resta dopo aver letto Cronaca e Sangue di Domenico Mecca. Un libro il cui titolo è già molto eloquente. Una storia irresistibile con sfumature noir capace di amalgamare con arte la suspense tipica del giallo con tematiche a sfondo etico e sociale.

Cronaca e Sangue è un romanzo dove c’è proprio tutto: l’intrigo, l’amore, l’introspezione psicologica, la lotta contro il potere e tanti, tanti colpi di scena. È un noir in cui l’autore mescola sapientemente più piani narrativi: omicidi e vita personale dei protagonisti, dialoghi fra uomini corrotti e sentimenti d’amore, mentre fornisce con minuzia tutti gli indizi per risolvere un nodoso caso.

Un romanzo, dalla trama originale e inattesa, che propone in chiave narrativa una tematica sociale e politica sull’uso illegale dei fondi pubblici destinati ai migranti. Il lettore resta sgomento di fronte alle tante manifestazioni della corruzione e allo snodarsi malefico del potere, che l’autore ha saputo narrare con taglienti passaggi descrittivi.

Domenico Mecca ha creato dei personaggi che piacciono per la loro autenticità e umanità; ognuno di essi ha un carattere definito, realistico e convincente. Viene in mente il protagonista Vito Stecca ma anche la sveglia e affascinante collega Francesca, così come la sensibile e pratica fidanzata Ines. Entrambe sono come uno specchio per il protagonista: attraverso loro vengono messi in luce sentimenti e pensieri che permettono di cogliere l’essenza di un personaggio contraddittorio, sfrontato ma anche molto sensibile.

Così, lungo lo snodarsi della lotta alla corruzione, il lettore entra nella mente e nei turbamenti interiori del protagonista, ne respira i dubbi, le emozioni, le incertezze. Domenico Mecca ha creato un personaggio complesso quanto basta per renderlo affascinante e ombroso. A Vito Stecca ci si affeziona irrimediabilmente. Un uomo che piace per quel suo essere coraggioso e sprezzante nei confronti del pericolo e in un certo modo anche dei sentimenti.

Vito è un uomo in cui arde la fiamma della verità, della giustizia, della passione per il proprio lavoro. Un personaggio animato da un forte senso etico che lo porta a affrontare i pericoli di un’inchiesta spinosa e pericolosissima. Vito non scende a compromessi. Vito odia i compromessi. È un personaggio radicale, con lui non ci sono mezze tonalità. Eppure dovrà rendersi conto che a volte non tutto si può controllare, specialmente i sentimenti. Sullo sfondo di un tema attuale e urgente l’autore intreccia la vicenda personale del giornalista Vito Stecca: un’evoluzione inaspettata attende il personaggio principale ma anche l’inchiesta su cui sta lavorando.

Domenico Mecca propone un giallo convincente e meritevole, dallo stile elegante e fluido. Una storia irrefrenabile capace di catturare l’attenzione fino all’ultima pagina e proporre acuti spunti di riflessione su tematiche sociali, politiche, giornalistiche.

Cronaca e Sangue è un giallo noir consigliato agli amanti del genere ma anche a coloro che vogliano addentrarsi in una storia intrigante dove c’è davvero tutto. Suspense, passione, intrighi, amore e tematiche sociali. Una lettura a più livelli adatta a ogni buon lettore. Un libro consigliato a chi ama i romanzi impegnati dalla trama scorrevole e sfaccettata. Una storia che custodisce interessanti opportunità per riflettere e un messaggio da saper cogliere e custodire.