Roma- È partita il 9 ottobre 2019 la mostra-evento che vede come protagonista uno dei più grandi scultori del panorama artistico italiano, Antonio Canova. Più di oltre 170 esposizioni che ripercorrono il legame dell’artista con la città eterna, fonte di ispirazione per la ricerca di uno stile puro e di “nobile semplicità” . Maggiore esponente del neoclassicismo, Canova opera fra il settecento ed ottocento e, attraverso la comprensione e l’imitazione dell’arte classica, riesce ad incarnare nelle sue forme la “bellezza ideale”.
Organizzata in 13 sezioni, la mostra accoglie prestigiosi prestiti di Musei italiani e stranieri, e spettacolarizza il percorso espositivo grazie all’utilizzo di soluzioni illuminotecniche, in grado di rievocare la suggestiva atmosfera a lume di torcia con cui l’artista era solito mostrare agli ospiti le proprie opere di notte. Caratteristica è anche la tridimensionalità di Amore e Psiche, realizzata da Magister con la collaborazione di Robotor, la nuova tecnologia che permette di mostrare al pubblico opere che non possono essere trasportate. Il robot, lavorando ininterrottamente 270 ore su un blocco di marmo bianco di Carrara da 10 tonnellate, è riuscito a riprodurre perfettamente una delle più famose opere dell’arte canoviana.
La mostra, organizzata con Zètema Progetto Cultura, a cura di Giuseppe Pavanello, è stata prodotta dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e Arthemisia e promossa dall’Assessorato alla Crescita culturale di Roma Capitale.
Sarà ospitata fino al 15 marzo 2020 al Museo di Roma.