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Cure domiciliari, Liris deposita disegno di legge: “Aumento qualità della vita dei pazienti”

L’AQUILA – “Ho depositato il disegno di legge sulle cure domiciliari per la gestione del paziente cronico: l’articolazione di tutte quelle attività sanitarie praticabili al di fuori del presidio ospedaliero, può essere un elemento eccezionale per promuovere un contenimento dei costi per reinvestire le risorse non spese nell’aumento della qualità dei servizi”.
Così il senatore aquilano Guido Liris, capogruppo di FdI in Commissione Bilancio, che ha presentato in Senato il Disegno di Legge, a sua prima firma, sulle cure domiciliari per la gestione del paziente cronico, nel corso di un evento che si è svolto nei giorni scorsi”.
Insieme a Liris, dirigente medico in aspettativa della Asl aquilana e coordinatore e presidente dell’intergruppo parlamentare sulla prevenzione e le emergenze nelle aree interne, erano presenti Maria Rosaria Campitiello, capo Dipartimento della prevenzione, della ricerca e delle emergenze sanitarie Ministero della Salute, Fillippo Lintas, presidente Home and Digital Care Confindustria DM, e Tonino Aceti, presidente di Salutequità, organizzazione per la valutazione della qualità delle politiche per la Salute.
“Il disegno di legge – spiega Liris – approfondisce aspetti preziosi relativi alla complessità delle cure, alla gestione delle patologie croniche, alle dimissioni ‘protette’, all’accreditamento dell’Adi nelle regioni di riferimento”.
“Era un’esigenza che il territorio e la crescente domanda sanitaria ponevano all’attenzione delle istituzioni – aggiunge il senatore -, in particolar modo alla luce dell’invecchiamento della popolazione. La diagnosi, la cura, il monitoraggio, il follow up delle patologie a domicilio rappresenta una possibilità unica per aumentare la qualità di vita del paziente e del contesto familiare all’interno del quale vive”.
“Oggi abbiamo la possibilità di uniformare procedure e assistenza su tutto il territorio nazionale, costruendo un modello, un provvedimento che, arricchito dei contributi del Parlamento, possa comprendere e prevedere tutte le attività che possono essere praticate nel contesto confortevole delle mura domestiche”, conclude Liris.