Roma – Il quartiere Tiburtino terzo nacque inizialmente con il nome di Pietralata II (perchè la sua realizzazione coincise con quella della borgata Pietralata a nord della Tiburtina). La Borgata Tiburtino III si trova in una zona all’interno del quartiere Collatino ,compresa tra la Via Tiburtina, Via Grotta di Gregna e il Forte Tiburtino. Realizzata come borgata nel 1935, era conosciuta anche con il nome di Santa Maria del Soccorso.
Tiburtino III, situato nel IV Municipio di Roma, ha una storia strettamente legata all’evoluzione urbana della città nel XX secolo.
L’insediamento urbano faceva parte di un piano del regime fascista volto a creare insediamenti periferici per ospitare le classi popolari allontanate dal centro storico. Molti dei nuovi abitanti provenivano da zone come Porta Metronia, sgomberate per fare spazio ai progetti di monumentalizzazione del centro di Roma. La borgata era situata tra via Tiburtina, via Grotta di Gregna e il Forte Tiburtino, in un’area allora distante dal tessuto urbano consolidato della città.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, Tiburtino III fu interessato da un’importante fase di ricostruzione e sviluppo urbano. Tra il 1949 e il 1954, nell’ambito del piano INA-Casa, fu realizzato un nuovo complesso residenziale progettato da un gruppo di architetti guidati da Mario Ridolfi e Ludovico Quaroni. Questo intervento è considerato un esempio emblematico del neorealismo architettonico italiano, caratterizzato da un’attenzione particolare alla dimensione umana e sociale dell’abitare.
Nel corso degli anni, Tiburtino III ha sviluppato una forte identità comunitaria. Il quartiere è stato teatro di numerose iniziative sociali e culturali, spesso promosse dagli stessi residenti. Studi e ricerche hanno evidenziato l’importanza della memoria collettiva nella costruzione dell’identità del quartiere, con particolare attenzione alle storie di vita degli abitanti e alle trasformazioni urbane e sociali avvenute nel tempo.
Oggi, Tiburtino III rappresenta un esempio significativo di come le periferie urbane possano evolversi e integrarsi nel contesto cittadino, mantenendo al contempo una propria identità storica e culturale.