Da Poggio Bustone la scrittrice Amalia Mancini “se vuoi emozioni ascolta Lucio Battisti e canta”
Nel giorno del suo compleanno la scrittrice celebra il grande cantautore
Poggio Bustone – Proprio ora alle 13.30 del 5 marzo 1943 veniva alla luce un bellissimo bimbo destinato poi ad entrare a pieno titolo nella storia d’eccellenza della musica italiana in un contest internazionale.
E da Poggio Bustone, luogo natale di Lucio Battisti, è la stessa scrittrice Amalia Mancini che oggi avrebbe dovuto presentare gli eventi a Poggio Bustone dedicati al cantautore rinviati per il decreto coronavirus, a celebrare il cantautore attraverso il nostro giornale.
Se vuoi emozioni ascolta Lucio Battisti e canta.
Quando nasce, il 5 marzo 1943, alle ore tredici e trenta, al piccolo viene dato il nome di Lucio. Il paese in cui viene al mondo è Poggio Bustone, in provincia di Rieti….tanti auguri di buon compleanno Lucio e grazie per le grandi emozioni trasmesse ad intere generazioni.
Se vuoi emozioni ascolta la sua musica così magica, ipnotica, potente…
Le canzoni di Battisti e Mogol hanno il profumo della Primavera, si dischiudono e chiudono come fiori (Fiori rosa fiori di pesco) laddove germinano in noi sentimenti che non hanno bisogno di parole come l’attesa, la malinconia, la nostalgia, la gioia la tranquillità, l’allegria, la commozione per un addio o una vittoria agognata, o per un incontro inaspettato, per quella frase di quella canzone che emerge dal passato e chefa anche riaffiorare dimenticati silenzi d’amore. Primavera in inglese è spring e spring ha un triplice significato: molla, spinta, ripartenza, ma soprattutto sorgente che nasce e Rinascita, quella di cui abbiamo bisogno.
Il suo è un repertorio sempre gradito alle nostre orecchie e al nostro animo. Buca il silenzio in modo lieve garbato evocato.
Qualcosa, oggi, ha il potere di allarmarci e di impaurirci fino al terrore. A ragione, con quanto accade, e non solo per intime suggestioni. Ci sono avvertimenti angoscianti, che irrompono imprevisti, nella nostra quotidianità privta e pubblica.
Ma siamo noi, sono le nostre modalità personali di viverle ad attribuire un senso e un volto oltre agli avventimenti esterni nei quali ci scopriamo impotenti, frastornati e alientati.
Refrattari e impotenti in tali frangenti e pronti a mutare aspetto.
Se vuoi emozioni stai con Battisti per praticare il silenzio, per ritrovare un ascolto profondo e una luce sul mondo e sulla nostra vita.
Con Battisti per una quieta riflessione cha sappia costruire un senso nel tempo di una risposta. Con le sue note per smentire lo stravagante delirio umano, con Battisti per stare sotto un cielo che sia condiviso da ogni sguardo e dove ogni sguardo sia allargato dalla costante meraviglia della bellezza della Musica, delle Arti e della Natura.
La risposta è Lucio, perchè è immediato e fiero. Perché dopo aver ascoltato la sua musica, usciamo sul viale alberato e camminando verso casa, leggera si spande la sensazione che dopo quelle ore (trascorse ad ascoltare le sue canzoni) siamo un po’ piu’ ricchi dentro di noi e stiamo meglio.
Fiori rosa fiori di pesco è una delle mie preferite, a breve compierà 50 anni dalla sua uscita. Se il sogno della vostra vita non vi piace e se riuscite a capire che sono gli accordi a governarli, ascoltatela….
Scegliere questa canzone oggi dà un senso alla mia giornata, perché il profumo della primavera mi conduce in un luogo di gioia, di felicità, mi sembra di andare in Paradiso da viva. Un po’ tutte le canzoni di Lucio Battisti hanno il potere di trapassare anima, corpo e mente perché hanno una marcia in piu’. Sono canzonette si ma elevate ad arte nobile.
Fiori rosa fiori di pesco, come anche Il tempo di morire, anch’essa giunta al suo cinquantesimo compleanno, hanno un codice emozionale ed hanno la capacità di imprimersi nella nostra mente, il codice entra talmente in profondità da riuscire ad interagire con tanti messaggi conflittuali e come d’incanto, estraniarci, proiettarci in una vera Primavera, sperando che sia Vera Primavera. La ripartenza.
Se vuoi emozioni ascolta Lucio e canta. Tu chiamale se vuoi, Emozioni, Emozioni Private.”
(Amalia Mancini)