Ddl Zan, in migliaia a Roma per chiedere il via libera immediato e senza modifiche
A piazza del Popolo 120 associazioni e gente da tutta Italia per chiedere l'approvazione immediata del disegno di legge contro l'omotransfobia
ROMA – “La legge Zan va approvata senza toccare una virgola”. È quanto chiedono a gran voce le migliaia di persone provenienti da tutta Italia che si sono date appuntamento a piazza del Popolo a Roma per chiedere una “accelerazione” sul provvedimento al momento in attesa di essere calendarizzato in commissione al Senato. Donne e uomini di tutte le età, più di 120 associazioni, striscioni, bandiere arcobaleno e, ovviamente, musica e colori. È il colpo d’occhio di una piazza gremita e allo stesso tempo rispettosa del distanziamento. Ad aprire la manifestazione l’elenco delle vittime di omotransfobia, letto da due drag queen dal palco. Quindi, l’intervento di Vladimir Luxuria, madrina della manifestazione, secondo cui il nostro Paese in Europa si trova agli ultimi posti per le Politiche attive per i diritti delle persone lgbt, appena sopra Paesi come Russia e Turchia.
ZAN: “IL SENATO APPROVI IN FRETTA, NON SI PUÒ FALLIRE DI NUOVO”
Tanti anche gli esponenti politici che hanno portato il proprio sostegno, dai dem Monica Cirinnà, Marianna Madia, Tobia Zevi, al leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, fino all’ospite d’onore della manifestazione, colui che dà il nome al provvedimento, Alessandro Zan: “Questa piazza sta dicendo in modo gioioso che non è più possibile fare passi indietro – ha detto quest’ultimo – stiamo parlando di dignità delle persone. Il Senato deve fare in fretta, siamo al terzo tentativo in Parlamento e non è possibile fallire di nuovo. Faccio un appello ai membri del Senato affinché venga approvata questa legge contro i crimini d’odio. L’Italia è maglia nera in Europa per quel che riguarda la discriminazione e la violenza”. A chi sostiene che si tratta di un testo scritto male, “ricordo che il centro studi del Senato dice che la legge approvata alla Camera non ha criticità. Il tentativo di Lega e Fdi di allungare il brodo è inaccettabile, si tratta di una minoranza che impedisce alla maggioranza di approvare il provvedimento”. A portare il proprio contributo anche Gianpierre, il ragazzo aggredito in una stazione della metropolitana a Roma mentre si stava baciando con il compagno: “In questa piazza c’è tanta determinazione – ha detto – basta passi indietro per colpa di una destra sempre più fascista, vogliamo questa legge non perché noi siamo deboli ma perché loro sono violenti e vigliacchi”.
LEGGI ANCHE: Ddl Zan, che cos’è e cosa prevede il disegno di legge contro l’omotransfobia
FRATOIANNI: “QUESTA LEGGE NON FA MALE A NESSUNO E FA BENE A MOLTI”
“Siamo qui perché non potremmo essere altrove. Questa è una straordinaria piazza che si batte collettivamente per affermare un diritto elementare: un diritto ad avere diritti, contro la violenza e le discriminazioni e questa legge è un pezzo fondamentale di questa battaglia”. Lo afferma il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, parlando con i giornalisti a margine della manifestazione in corso in piazza del Popolo a Roma promossa dalle associazioni lgbt, in cui è presente insieme a Marilena Grassadonia. “Oggi siamo in piazza – prosegue il leader di SI – per dire una cosa semplice: si approvi il ddl Zan ora, si è già in ritardo. Questa legge non fa male a nessuno ma fa bene a molti. E la destra che si oppone è solo ridicola – conclude Fratoianni – difendere la libertà di insultare e minacciare non è libertà”.
PIÙ EUROPA: “QUELLA DEI DIRITTI LGBTI È UNA QUESTIONE EUROPEA”
Più Europa in piazza del Popolo a Roma e nelle altre città dove sono in corso le manifestazioni per il ddl Zan per dire sì alla legge contro l’omofobia. “La libertà e la sicurezza delle persone lgbti è una questione europea- afferma Alessandro Massari della Direzione di Più Europa -. Non solo in Polonia e in Ungheria, ma anche in Italia e in tutta Ue è necessario garantire pienezza dei diritti dei cittadini europei lgbti. Il ddl Zan va in questa direzione e Più Europa lo sostiene in maniera convinta”. (www.dire.it)