Dentro il mondo letterario dell’autrice Silvia Lisena: dalla silloge poetica “Lacerti di anima” al romanzo “Il Circo delle Meraviglie”
Silvia Lisena è nata nel 1993 e insegna Lettere in provincia di Milano. Il suo libro d’esordio è la silloge “Lacerti di anima” (Impremix, 2022), presentata a BookCity e al Salone Internazionale del Libro di Torino. Ha collaborato, inoltre, per diverse antologie. È curatrice della rubrica “Disfemminismo e altre storie” sulla rivista online Superando di FISH Onlus. È attivista per i diritti delle donne con disabilità all’interno del Gruppo Donne UILDM, e partecipa a convegni a livello nazionale. “Il Circo delle Meraviglie” (Abrabooks, 2023) è il suo primo romanzo.
Intervista all’autrice
C’è stato un momento preciso in cui hai deciso di diventare scrittrice?
“Sì, verso i 4-5 anni. Allora sapevo già leggere in modo scorrevole e ricordo che i miei mi avevano regalato uno di quei libri realizzati per i nuovi bambini nati, in cui una nota storia Disney veniva modificata introducendo un nuovo personaggio, che di fatto era proprio lui o lei. Questa operazione mi aprì gli occhi facendomi comprendere il meccanismo e la potenza della scrittura e da allora volli anch’io sperimentarla.”
La tua prima silloge Lacerti di anima è uscita nel 2020: cosa caratterizza questa raccolta poetica e quale ispirazione c’è dietro?
“È una raccolta di poesie autobiografiche scritte tra il 2014 e il 2020 che delineano una sorta di percorso circolare e continuo di perdita, rinascita e consapevolezza di sé che ha caratterizzato e caratterizza la mia intera esistenza, così come quella di chiunque altro.”
Dalla poesia sei passata alla prosa. Come è cambiata la tua scrittura? In quale tipo di scrittura ti senti più a tuo agio e ti rappresenta meglio?
“Mi sento decisamente più a mio agio con la prosa perché è tipicamente associata a una pluralità di tipologie narrative che non sono solo autobiografiche: questo è, per me, una sorta di “filtro” per parlare di sé attraverso la storia di personaggi fittizi.”
Nel 2023 hai pubblicato il romanzo Il Circo delle meraviglie. Come è nata la storia di questo libro e quale significato vuoi trasmettere con quest’opera?
“La storia di questo libro nasce da un intrinseco desiderio di creare un’opera che valorizzasse la capacità di trovare qualcosa di bello anche dietro un enorme dolore, spingendo a non concentrarsi sulla meta di un viaggio ma piuttosto su ciò che si incontra sulla strada, perché alla fine le nostre vite sono tanti puzzle i cui pezzi rappresentano le esperienze vissute. Sia lungo o corto il nostro percorso, dovremmo avere cura di aggiungere quanti più pezzi possibili.”
Quanto c’è di autobiografico nei tuoi libri?
“La raccolta di poesie è interamente autobiografica, mentre il romanzo no ma comunque qualcosa di me c’è sicuramente nei personaggi, come nella tenace e autentica Astrid Glight e nell’ombroso e instabile Daniel Jackson.”
Ci sono tematiche o messaggi ricorrenti nelle tue opere? Cosa desideri che i lettori colgano dai tuoi scritti?
“Penso che una tematica ricorrente sia quella che comunemente viene definita “resilienza”: la capacità di rialzarsi e di vedere una luce oltre il buio e nel buio. La nostra vita non è perfetta ma può essere comunque una bella vita, questo è ciò che vorrei cogliessero i lettori dai miei scritti.”
Quali soddisfazioni hai ottenuto come autrice e come sono state accolte le tue opere dai lettori?
“Sono stata al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2023 con Lacerti di anima e proprio quell’opera ha ottenuto menzioni d’onore a numerosi concorsi e premi letterari, come il Premio Samnium e Unicamilano. Una cosa che mi è stata detta più volte è che la gente è riuscita a ritrovarsi in ciò che scrivevo: sono estremamente lusingata perché significa che le mie opere non sono solo belle ma anche utili.
Il romanzo è altresì candidato a vari premi letterari, parteciperà al Salone Internazionale del Libro di Torino nel 2025, alla Fiera Edita (Milano) a ottobre 2024, a Bukromance (Roma) a novembre 2024 e alla Fiera LEI (Ferrara) a febbraio 2025; è inoltre arrivato finalista all’ultima edizione del Premio Dario Galli. Ha riscosso molto successo, le persone sono rimaste estremamente colpite dal fatto che abbia affrontato la tematica della salute mentale, cosa non scontata, coniugandola con un ambiente ludico e onirico come quello del circo.”
Ci sono momenti della giornata in cui ti senti più ispirata a scrivere?
“No, mi sentirei di dire che l’ispirazione non è correlata a un dato momento della giornata bensì alla pura casualità.”
C’è un genere o un tema che non hai ancora esplorato e che ti piacerebbe affrontare?
“Mi piacerebbe affrontare il genere giallo, lo trovo molto affascinante dal punto di vista psicologico.”
Stai lavorando a nuovi progetti letterari?
“Sto scrivendo uno spin-off de Il Circo delle Meraviglie che affronta la storia di Daniel Jackson: conto di pubblicarlo per l’estate prossima.”
Sinossi del libro Il Circo delle Meraviglie
Astrid Glight ha 23 anni e una forte passione per la fotografia. Vive tranquilla nel Maryland tra amici, famiglia e gli ultimi esami universitari. Un avvenimento particolare la porta al Circo delle Meraviglie, un mondo incantato dove si imbatte in Daniel Jackson, il migliore acrobata degli USA. Man mano che i due si conoscono, nasce un’intensa e struggente storia d’amore. Ma Daniel si porta dietro un oscuro segreto: è il Morbo Nero, derivato da un tragico lutto che ha cambiato per sempre la sua vita. Il legame tra Astrid e Daniel sarà abbastanza forte da superare ogni difficoltà? Affrontando temi complessi come la salute mentale, l’amore incondizionato e il valore della vita, il romanzo è un viaggio emotivo che spinge a domandarsi quale sia il confine tra amore verso una persona e rispetto per la sua individualità, anche davanti alla più estrema delle decisioni.
Il Circo delle Meraviglie, Silvia Lisena, Abrabooks, 2023.
Sinossi della silloge Lacerti di anima
II lettore non cada nell’inganno di ritenere questo libro un mero specchio di esperienze autobiografiche, quanto piuttosto la trasposizione di un messaggio che dall’individuale possa giungere a una dimensione universale: le sfaccettature emotive che costruiscono un percorso apparentemente altalenante della nostra vita sono parte integrante della natura stessa di esseri umani e perciò dovremmo averne cura e apprezzarle in quanto determinano chi siamo e quale sia il nostro posto nel mondo.