Didattica a distanza, il maestro Manzi ne fu precursore. Sessant’anni fa la prima trasmissione
Il personaggio,originario di Tufo, noto in tutto il mondo è stato oggi ricordato in tutti i media nazionali
Carsoli – Come oggi sessant’anni fa Alberto Manzi per la prima volta ebbe a presentare in onda sulle reti televisive “Non è mai troppo tardi”: lezioni di didattica a distanza, che attraverso lo schermo in bianco e nero consentirono a moltissime persone di prendere la licenza elementare.
Tempi difficili e che oggi piu’ che mai ricalcano questo metodo seppur adattato al virtuale come la DAD in tempo di emergenza covid.
Il nuovo polo scolastico di Carsoli è stato peraltro intitolato al “maestro” in considerazione delle sue origini che lo portano a Tufo di Carsoli, sua madre infatti era nativa di questa frazione e vi tornava abitualmente.
“Spesso – raccontano gli anziani del posto – veniva con tutta la truppa, e al suo arrivo salutava tutte le donne che stavano sedute fuori nei pressi delle loro abitazioni e chiedeva loro di preparare il pranzo ai ragazzi. ” A Tufo era una festa, in quanto questi studenti portavano sicuramente una certa vitalità e destavano un forte interesse. Manzi divenne anche un personaggio televisivo, ma nel suo ruolo di educatore non mancò di contestare riforme nel settore scolastico, che gli costarono anche la sospensione dall’insegnamento.
Era un tradizionalista disposto ad andare fuori dagli schemi. In particolare negli anni 80 contesto’ l’avvento delle “schede di valutazione” che riempi’ in maniera univoca con un timbro uguale per tutti gli studenti. Manzi scrisse anche diversi libri, tra i quali “Orzowei” del 1955 dal quale venne poi ispirata una omonima serie televisiva dedicata alla Tv dei ragazzi.
Nella fiction andata in onda su Raiuno e molto apprezzata il ruolo di Alberto Manzi è magistralmente interpretato magistralmente da Claudio Santamaria.
“Siamo orgogliosi – afferma il Sindaco Velia Nazzarro – di aver intitolato il nuovo polo scolastico a questa figura che è profondamente legata al nostro territorio, oggi più che mai questo anniversario ci pone di fronte alla realtà del saper innovare e trovare le soluzioni per assicurare quello che è un diritto fondamentale: l’istruzione.”