Rocca Sinibalda – Si è svolta sabato 30 aprile la prevista giornata in memoria dei caduti durante la costruzione della diga sul Turano. Organizzata dall’associazione Nuovo Turano, l’iniziativa ha voluto commemorare i lavoratori che pagarono con la vita la costruzione della struttura che, imprigionando le acque del fiume, ha determinato la fisionomia e il futuro economico della valle del Turano. Per la prima volta, a distanza di ottant’anni, i nomi dei dieci caduti sono stati rievocati insieme al sacrificio e alla sofferenza di tante famiglie in una cerimonia iniziata dalle 10 del mattino nella magica cornice del lago Turano. La prima parte si è svolta nelle vicinanze della piccola cappella allestita ai margini della diga, dove sono incisi i nomi dei caduti: Marco Arduini e Martino Melisse di Acciano, Marco Frescura di Belluno, Giuseppe Martinelli di Spoleto, Achille Panetti di Rieti, Mario Patrizi di Castel di Tora, Giacomo Pra-Mio di Belluno, Fortunato Rossi di Vicenza, Giuseppe Silvi e Giuseppe Valentini di Petescia. Sotto la lapide sono state deposte due corone di fiori, e poi è stata celebrata la S. Messa dal parroco di Rocca Sinibalda presso la Chiesa di Posticciola. Alla funzione è seguita la consegna di una targa alla famiglia Patrizi e un piccolo rinfresco. In occasione dell’evento, l’associazione Nuovo Turano ha organizzato una raccolta di fondi per ristrutturare e restituire decoro alla cappella. Un segnale di umanità e sensibilità storica che ben si lega ad un territorio caratterizzato da molte risorse e bellezze naturali.