ROMA – Sono 828 i casi di persone con disturbo da gioco d’azzardo (DGA) in trattamento nei servizi pubblici e del privato sociale nel Lazio, dato in calo del 2% rispetto al 2019, vale a dire nel periodo pre-pandemia. A renderlo noto, riporta Agipronews, è il Dipartimento di Epidemiologia (DEP) del Servizio Sanitario Regionale del Lazio, nella “Relazione sul fenomeno delle dipendenze” relativa al 2023. Degli 828 casi totali, 334 sono nuovi e 494 già in carico. Il dato del 2023 segna un aumento rispetto al 2022, quando le persone con DGA erano 753. Secondo Domenico Faggiani, membro dell’Osservatorio regionale del Lazio sul fenomeno del gioco d’azzardo, “occorre sempre rammentare il problema del sommerso, cioè di tutti quei casi che non emergono, che non sono noti perché i soggetti non si rivolgono né al servizio pubblico né al privato convenzionato, ma questo fenomeno riguarda ovviamente non soltanto il disturbo da gioco d’azzardo ma anche altre dipendenze”.
Al di là del confronto tra i dati dei diversi anni, ha sottolineato, è evidente a tutti la necessità di affrontare in maniera più efficace il problema del disturbo del gioco d’azzardo: “Deve essere fatto attraverso una migliore attività di prevenzione, a cominciare da una capillare informazione, da una adeguata attività di formazione degli operatori del settore ed anche attraverso controlli più efficaci. Per tutto ciò, il riordino del settore, e le relative norme di attuazione, possono rappresentare una occasione importante, soprattutto se queste norme scaturiranno da un proficuo confronto tra lo Stato, le autonomie locali e coloro che nel settore operano per conto dello Stato”, ha concluso Faggiani.