Dito puntato sui party abusivi di “Allauin”, Cifaldi (Medici Lazio): “fanno galoppare il virus”
Dure critiche in ogni dove per le feste abusive organizzate nottetempo oltre a scorribande di bambini per i dolcetti-scherzetto.
Redazione – Carrelli pieni di superalcolici acquistati ai supermercati, feste abusive, party di nascosto, così è stata caratterizzata la notte di Allauin (utilizziamo questo termine improprio in onore del governatore della Campania). Nella notte in ogni dove, infatti si sono verificati episodi spiacevoli, come anche molto criticate alcune scorribande di bambini bussanti nelle case per “dolcettoscherzetto” ritenute fuori luogo in questo momento.
Bene ha fatto – dichiara in un comunicato Luciano Cifaldi, segretario della Cisl Medici Lazio – l’assessore alla sanità della regione Lazio a pronunciarsi contro i party abusivi di Halloween, dei quali evidentemente ha avuto notizia, dichiarando che “Fanno galoppare il virus e sono uno schiaffo in faccia ai malati e agli operatori sanitari”.
Affermazione condivisibile perché si tratta di comportamenti non giustificabili dalla serietà del momento e dalla necessità di rispettare il divieto di assembramento.
Tuttavia da chi è alla guida della sanità del Lazio, e siamo consapevoli delle enormi responsabilità che gravano sulle sue spalle, ci aspettiamo anche e soprattutto un intervento fermo e coerente a tutela della dignità e della salute stessa degli operatori sanitari.
La scrivente Cisl Medici Lazio ritiene improprio e non legittimo l’impiego di personale medico e sanitario privo di competenze specialistiche presso i reparti di degenza Covid delle strutture sanitarie in quanto ciò non sarebbe a garanzia della salute dei pazienti ed esporrebbe questi operatori ad un aumento del rischio professionale con conseguenze di tipo medico legale ed assicurativo.
Chiediamo pertanto all’assessore di conoscere i criteri di reclutamento del personale dipendente e di arruolamento ed assunzione di nuovo personale in area COVID, rammentando che il personale medico e del comparto inviato in area COVID, in casi di emergenze e immediate necessità, dovrà sempre ricevere un ordine di servizio scritto e circostanziato ad attestare la responsabilità del soggetto che lo emette.
La scrivente Cisl Medici chiede di conoscere distinto per ruoli, professionalità e competenze, l’esatto numero degli operatori in AREA-COVID e per quale numero di posti letto lo si ritiene sufficiente e se siano stati eseguiti, e da quale data, tamponi a tutto il personale delle Asl e della Aziende ospedaliere con particolare riferimento ai medici e agli altri operatori sanitari, agli addetti alla pulizia e alla dispensazione del cibo.
A latere di ciò la Cisl Medici Lazio chiede all’Assessore di verificare che le Asl e le Aziende abbiano provveduto a rifornire tutti i reparti Covid di un numero adeguato, e dedicato in maniera esclusiva, di erogatori per l’ossigeno, di fonti per aspirazione, di pompe kit infusioni, e di ogni altro presidio utile per garantire l’assistenza al paziente infetto evitando che il personale debba essere costretto a reperire il materiale necessario al di fuori del reparto stesso.