L’Aquila. Via ai lavori per altri 4 posti letto di terapia intensiva. Il progetto, che prevede anche la ristrutturazione di altri 2 posti, è stato illustrato questa mattina all’ospedale dell’Aquila. Si tratta del secondo lotto di interventi a completamento del progetto complessivo di potenziamento del reparto dell’ospedale.
Erano presenti, tra gli altri, il manager della Asl, Roberto Testa, il direttore sanitario Alfonso Mascitelli, il direttore del reparto di anestesia e rianimazione, prof. Franco Marinangeli, il direttore dipartimento Mesva dell’Università, prof. Guido Macchiarelli, il direttore di presidio, Giovanna Micolucci, il direttore del dipartimento Emergenza urgenza
Vincenzo Pace, il direttore dell’Uoc lavori pubblici e investimenti della Asl, Mauro Antonello Tursini.
Erano inoltre presenti l’assessore regionale al bilancio, Guido Liris, il Rettore dell’Università, Edoardo Alesse, l’assessore Maria Luisa Ianni in rappresentanza del sindaco Pierluigi Biondi, il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri con il vice presidente, Roberto Marotta e il segretario generale David Iagnemma, il presidente Ance, Adolfo Cicchetti, il presidente ‘L’Aquila per la vita’, Giorgio Paravano insieme al medico dell’associazione Paolo Aolisi, il titolare dello studio di ingegneria Promedia che ha curato gratuitamente il progetto dei lavori, Patrizia Arnosti.
Il primo lotto era stato terminato a fine maggio, finanziato da fondi pubblici mentre il secondo, che prende il via oggi con la consegna dei lavori alla ditta aggiudicataria, verrà attuato interamente con soldi privati attraverso donazioni a beneficio della Asl.
Si tratta di circa 700.000 euro, raccolti da ‘L’Aquila per la vita’, Ance, Fondazione Carispaq e associazione Vado, frutto della grande generosità di privati che hanno dato prova di straordinaria solidarietà verso la collettività. Una mobilitazione a 360 gradi dietro la quale, oltre alle associazioni, ci sono ben 400 persone che hanno contribuito alla raccolta dei fondi. Un impegno capillare, sostenuto in gruppi o dai singoli, che ha preso progressivamente quota proprio durante i giorni bui della tragedia sanitaria dovuta al covid, come risposta alle gravi esigenze poste
drammaticamente sul tappeto dall’emergenza.
L’impresa aggiudicataria avrà 90 giorni di tempo per portare a termine i lavori e completare così il progetto di potenziamento della terapia intensiva. Il secondo lotto è nato dalla pressante necessità di creare nuovi posti per malati covid ma la loro disponibilità sarà permanente perché resteranno anche quando la pandemia sarà definitivamente sconfitta. Un investimento lungimirante, insomma, destinato a potenziare per molti anni le attività del reparto.
“È davvero difficile”, dichiara il manager Testa, “trovare parole nuove e appropriate che possano esprimere appieno l’eccezionale prova di generosità dimostrata dalle associazioni che hanno donato i fondi. Uno slancio di altruismo che è andato oltre ogni previsione e che darà un contributo prezioso al potenziamento della sanità pubblica, duramente
provata dal brutale impatto della pandemia”.
“Per la prima volta si realizza anche nel settore sanitario – ha dichiarato il Presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri – una partnership importante tra pubblico e privato dove tutti gli attori coinvolti hanno lavorato in sinergia per il bene della collettività. Un intervento gestito direttamente dai finanziatori privati che potenzia il nosocomio aquilano a servizio delle esigenze di cura dell’intera provincia.
La volontà dei sostenitori dell’iniziativa è stata quella di dare tempi certi all’intera procedura di gestione dell’intervento, avvalendosi di quanto previsto dall’articolo 20 del codice degli appalti (opera pubblica a spese e cura del privato). L’obiettivo è stato quello di rafforzare il reparto di terapia intensiva esistente integrandolo con dieci nuovi posti letto, tutto in perfetta sincronia con l’intervento pubblico appena terminato. Con questa scelta si è inteso valorizzare la connessione funzionale con il blocco operatorio, evitando la realizzazione di strutture esterne data la complessità di gestione dei reparti di terapia intensiva.
Con il suo avvio, oggi, trovano concreto impiego gli stanziamenti effettuati dalla Fondazione Carispaq e dall’ANCE L’Aquila e le donazioni dei singoli cittadini raccolte nell’immediatezza della pandemia da parte delle Associazioni Vado e L’Aquila per la vita. Questa esperienza – conclude Taglieri – può diventare un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni in cui, grazie al metodo del crowdfunding, anche i singoli privati possano impegnarsi su specifici progetti da realizzare a favore della nostra Comunità”.
“Siamo orgogliosi di appartenere ad una città solidale – ha dichiarato Giorgio Paravano, presidente di L’Aquila per La Vita – che realizza cose concrete a favore della nostra gente e della nostra sanità, sempre a sostegno dei più fragili.
Il presidente di Ance L’Aquila Adolfo Cicchetti si è detto soddisfatto a nome dell’associazione, “di aver fatto parte di una virtuosa sinergia che ha portato ad un progetto così concreto e utile per la collettività. Sento il dovere di ringraziare l’architetto Eliseo Iannini che, in qualità di coordinatore della commissione Covid Ance L’Aquila, ha seguito il progetto in tutte le sue tappe”.