Dopo 68 anni le spoglie del soldato Giovanni Oddi accolte a Vallinfreda. Era stato dato per disperso ed ora ritrovato dai familiari in un cimitero austriaco.
Vallinfreda. In un clima di grandissima commozione Vallinfreda ed il comprensorio zonale si sono trovati tutti uniti ad accogliere le spoglie mortali del proprio concittadino Giovanni Oddi. Classe 1910 nacque il 3 Agosto nella sua “Alanvrea”, per poi lasciarla durante la guerra. Fu deportato nel campo di concentramento di Mauthausen e morì nel 1945 a Gusen. Fu sepolto nel cimitero militare italiano a Mauthausen ma di lui si persero completamente le sue tracce. Dunque dopo 68 anni, i parenti di questo caduto sono venuti a conoscenza del luogo di sepoltura del loro caro. Mario ha ritrovato la croce con il nome di suo padre. Emozioni forti, che fanno venire al magone anche a chi in questo momento sta scrivendo questo articolo (n.d.d.r.) Giovanni Oddi per tutti questi anni è risultato disperso, ma le ricerche spasmodiche compiute per ogni dove e per ogni ambito burocratico, ministeriale alla fine ha dato il suo frutto. I familiari hanno richiesto e quindi ottenuto di poter traslare le spoglie mortali del loro caro nel paese di origine affinchè potesse riposare insieme ai suoi amici di un tempo e degli altri suoi familiari.Una cerimonia toccante quella di questa mattina, quando in una piccola urna è tornato in Patria e nel suo paese un valoroso, un combattente, uno di quegli uomini che non si sottrasse al sacrificio per la guerra, per l’Italia. Sacrifici di vita, che hanno condizionato intere famiglie, con ricordi intrisi di assenza e di sofferenza. La Chiesa di San Michele Arcangelo lo ha accolto in una folla che ha espresso tutto con il suo silenzio, e con i fragorosi scrosci di applausi che hanno accolto la memoria di un grande soldato. Alla cerimonia hanno partecipato oltre al Sindaco di Vallinfreda Piero Moscardini anche quelli di Cervara, Anticoli, Vivaro Romano e Riofreddo e la Sen. Monica Gregori.
“Ci sono luoghi nella vita a cui ti senti legato da un filo invisibile, e fin quando non riesci a dare forma a un ricordo hai sempre la sensazione che a quella storia manchi un pezzo. Questa è la storia, purtroppo, di tanti italiani partiti in guerra e dispersi e di cui si sono perse le tracce, e a coloro che rimangono a casa, ai familiari non resta neanche una tomba dove poter posare un fiore. Ma a volte il destino riserva delle sorprese, e così che Mario ritrova suo padre Giovanni, dato per disperso durante la seconda guerra mondiale.
Giovanni aveva lasciato sua moglie Candida e tre figli: Luigi, Angelo e, appunto, Mario. Candida e Luigi oggi non ci sono più.
Dopo una vita di ricerche, Mario apprende che suo padre non è scomparso, ma si trova sepolto nel cimitero militare italiano di Mauthausen, in Austria.
Insieme alla sua famiglia si reca in quel cimitero e, per la prima volta nella sua vita, a 74 anni, può portare un fiore e piangere sulla tomba di suo padre.
In seguito, attraverso il Ministero della Difesa e l’ Ambasciata Italiana di Vienna, ottiene l’autorizzazione di riportare in Italia le spoglie di suo padre.
Mario e la sua famiglia coronano il sogno di una vita: Giovanni sarà sepolto a Vallinfreda, il paese dove era nato e da dove era partito per l’assurda guerra soltanto per adempiere al suo dovere e per quel dovere non è più tornato.
Nella mattinata di sabato 31 luglio la comunità di Vallinfreda ha accolto Giovanni fra le sue braccia, è stato portato nella sua Chiesa per accompagnarlo dopo la cerimonia odierna presso il cimitero dove riposerà per sempre insieme con gli altri caduti in guerra. ” R.I.P.