ROMA – È stato restituito alla cittadinanza il monumento a Giuseppe Garibaldi al Gianicolo, restaurato e messo in sicurezza dopo essere stato colpito il 7 settembre del 2018 da un fulmine che aveva provocato considerevoli dissesti nella struttura del podio. Il Sindaco Roberto Gualtieri, l’assessore alla Cultura Miguel Gotor e il Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce hanno presentato questa mattina la conclusione dei lavori di restauro. All’evento hanno partecipato anche la pronipote di Giuseppe Garibaldi, Annita Garibaldi Jallet, il pronipote Giuseppe Garibaldi e una delegazione dell’Associazione Nazionale Veterani e Reduci Garibaldini.
“Oggi saniamo una ferita inferta alla città restituendo un monumento prestigioso che è rimasto transennato per anni. Si tratta di un intervento che non resterà isolato,l’obiettivo è riqualificare questo luogo unico, di una bellezza straordinaria, un museo a cielo aperto che ci ricorda una delle pagine più importanti della nostra storia. La figura di Garibaldi va oltre il suo ruolo concreto, parla di valori e principi di libertà e giustizia che sono sempre attuali. Con i fondi del PNRR ci occuperemo anche del monumento equestre ad Anita e del Mausoleo Ossario Garibaldino, oltre agli interventi ordinari sul Fontanone dell’Acqua Paola, il Faro e il Cannone” – ha dichiarato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
“La fine del restauro del monumento di Giuseppe Garibaldi al Gianicolo è una bella notizia per tutta la città; è stato un intervento molto accurato, che ha ripristinato pienamente l’opera restituendola in tutta la sua bellezza. Grazie al lavoro della Sovrintendenza Capitolina il Generale veglia di nuovo in tutta la sua fierezza su Roma” – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Miguel Gotor.
“È stato un complesso e lungo lavoro di restauro perché il fulmine che ha colpito il basamento del monumento ha determinato una sorta di esplosione, grazie a un innesco dovuto alle infiltrazioni d’acqua. L’intervento si è sviluppato in tre fasi, la messa in sicurezza della parte alta, la puntellatura del basamento con il recupero e il riposizionamento dei frammenti e l’inserimento di una gabbia di Faraday” – ha spiegato il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce.