ROMA – È morto Bruno Pizzul, voce del giornalismo sportivo italiano per decenni. Avrebbe compiuto 87 anni tra pochi giorni.
Puzzul si è spento all’ospedale di Gorizia, dove era ricoverato. Assunto in Rai nel 1969, l’anno seguente commentò la sua prima partita (Juventus-Bologna, spareggio di Coppa Italia). Dalla Coppa del Mondo del 1986 è diventato la voce delle partite della Nazionale ed è stato il telecronista delle gare degli Azzurri in occasione di cinque Campionati del Mondo e quattro Campionati Europei, congedandosi nell’agosto 2002.
Ha raccontato i Mondiali da Messico 1970 a Corea 2002, gli Europei dal 1972 al 2000, le coppe internazionali degli anni Settanta, Ottanta, Novanta e inizio Duemila. Alle telecronache ha affiancato anche la conduzione di Domenica Sprint e poi della Domenica Sportiva. La voce particolare e inconfondibile insieme alla innata sobrietà erano il suo marchio di fabbrica. sia nelle cronache – anche a due voci, di cui è stato pioniere – sia nelle analisi.