L’Aquila. Oltre 13,6 milioni di euro, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), assegnati all’Azienda di edilizia residenziale pubblica (Ater) dell’Aquila per un grande piano di ordinaria e straordinaria manutenzione in 16 edifici di proprietà: gli intervenuti riguardano in particolare il miglioramento sismico e delle prestazioni energetiche, la riqualificazione degli spazi pubblici e la riduzione o eliminazione delle barriere architettoniche.
A sbloccare l’importante investimento la Regione Abruzzo, con la determina dirigenziale del 12 gennaio scorso, a firma del direttore del Dipartimento territorio ambiente della Regione Abruzzo, Pierpaolo Pescara: l’ente regionale ha quindi accolto nella sua quasi interezza il piano approvato a inizio anno dal Consiglio di amministrazione dell’Ater provinciale aquilana, guidato dal presidente, Isidoro Isidori, che prevedeva una richiesta complessiva di 17,3 milioni di euro per interventi in 19 fabbricati.
I fondi Pnrr in questione, che riguardano tutta la regione, sono previsti nel decreto legge 59 del maggio 2021, nel progetto “Sicuro verde e sociale e riqualificazione edilizia residenziale pubblica” nell’ambito del fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr): per quello che riguarda l’Ater dell’Aquila, è risultata importante la tempestiva istruttoria del settore tecnico, con l’ingegnere Francesca Tomei nel ruolo di rup.
“Dopo tanti anni di grandi sacrifici e anche di disagi, arriva una nuova notizia per i nostri inquilini. Intendo ringraziare il Servizio edilizia sociale e scolastica del dipartimento Territorio e Ambiente della Regione Abruzzo, per aver accolto gran parte delle nostre richieste – commenta il presidente Isidori -. Abbiamo fiducia che i tre interventi esclusi saranno realizzati su iniziativa diretta della nostra Ater, ma intanto il risultato portato a casa è straordinario, ed è stato frutto della capacità dei nostri uffici, nel realizzare il censimento e le istruttorie rigorose, volte ad individuare gli edifici in particolari condizioni critiche per stato di conservazione, anno di costruzione e tipologia costruttiva, dotati di una idonea documentazione grafica e con la possibilità di realizzare opere di miglioramento sismico congiuntamente al miglioramento delle prestazioni energetiche, con la presenza infine di aree di pertinenza e spazi verdi. Va rimarcato che tutti gli edifici ricadono nell’area a maggior rischio sismico, classificata ‘1’, dopo tanti anni “.
Questi gli interventi previsti: tre edifici a Trasacco, in via Acqua dei Santi per importi rispettivamente di 1.526.634 euro, 1.614.508 euro e 1.553.298 euro; tre edifici ad Avezzano, in via dei Bruzi, per importi di 622.749 euro, 620.2749 euro e 622.749 euro. Tre edifici a Celano, in via Risorgimento (445.476 euro), in via delle Libertà (441.405 euro), e in piazza dei Caduti (453.547 euro), due edifici a Castel di Sangro, in via Sangrina, per importi rispettivamente di 1.028.434 euro e 1.028.434 euro, due edifici a Tornimparte, in via Castiglione, per importi di 694.942 euro e 358.817 euro, due edifici ad Ortucchio, in via Fornace, entrambi di importo pari a 998.876 euro e un edificio ad Ovindoli, in via Ceraso-via Mazzini, per 787.226 euro.