Carsoli. Dopo le dimissioni dei Consiglieri Comunali, che hanno causato la caduta dell’amministrazione D’Antonio, è partita una serie di botta e risposta tra le due parti in causa, che sta generando nella comunità un evidente senso di incredulità. I cittadini si trovano di fronte a comunicati stampa che si susseguono in maniera ricorrente, che cercano di spiegare i motivi di questa caduta certamente improvvisa ed inaspettata, di cui tuttavia si erano avvertiti evidenti segnali nei due Consigli Comunali di fine anno.
Lo spettro del commissariamento è solo l’ultimo dei problemi che il nostro paese si aspettava di affrontare, continuamente alle prese con problemi economici, con aziende costrette a chiudere, con il lavoro che scarseggia e con l’idea, soprattutto per i più giovani, di un futuro incerto. A ciò si aggiungerà, come se non bastasse, il costo di nuove elezioni, che ricadrà naturalmente sui cittadini contribuenti.
La caduta della Giunta Comunale potrebbe inoltre causare pericolose interruzioni a diversi progetti avviati ed approvati, che avrebbero sicuramente permesso al paese di intraprendere una fase nuova, una fase di ripresa, su tutti il progetto Quality Abruzzo per la rivalutazione del Centro Fieristico.
Non è sicuramente questo il momento delle parole, dei giochetti politici inutili e deleteri; i cittadini si aspettano delle risposte concrete, si aspettano la trasparenza e il senso di responsabilità dalle persone che hanno votato, convinti da programmi politici, che in buona parte sono stati rispettati.
A questo proposito, il sindaco uscente Domenico D’Antonio ha indetto per questo sabato una conferenza stampa aperta ai cittadini , dalla quale ci si aspettano le risposte auspicate.
“Sarà l’occasione per tracciare una panoramica chiara su quanto è accaduto- ha precisato in una nota lo stesso ex sindaco- per esporre un’analisi accurata del lavoro svolto dall’amministrazione, a partire dalla rimodulazione e revisione delle spese di bilancio, per rispondere- ha concluso- alle domande che i presenti vorranno eventualmente pormi”.
(Antonio Di Francesco)