Carsoli. Il dibattito nelle forze politiche e nei vari esponenti locali non si placa a Carsoli sulla crisi che ha interessato il Comune di Carsoli. Interviene in una nota Giovanni Marcangeli ex Sindaco di Carsoli che riportiamo integralmente: ”
Quale esponente della “vecchia guardia” e protagonista in passato di tante vicende amministrative, ritengo di poter dare il mio contributo nell’animato dibattito che è scaturito a seguito dell’anticipato e traumatico scioglimento del Consiglio comunale di Carsoli .
Dirò subito che, a mio giudizio, non vi erano sufficienti ragioni per provocare, con il sostegno interessato delle minoranze, la fine di una consiliatura a solo 18 mesi dall’insediamento della nuova amministrazione. A mia memoria non era mai accaduto e, in tempi di vacche magre, sarebbe stato quantomeno opportuno evitare i costi di una gestione commissariale. Ma sarebbe stato ancor prima opportuno addivenire ad un chiarimento all’interno di una maggioranza nata ieri e insediatasi sull’onda dell’entusiasmo e della volontà di voler operare un profondo cambiamento nella gestione amministrativa. La rapidità della vicenda fa pensare che possano esservi alla base non solo divergenze di metodo e mancanza di coesione, ma anche rivalità ed asti personali.
Quanto accaduto, con lo strascico del litigio e delle insufficienti spiegazioni date all’opinione pubblica dalla maggioranza nella recente assemblea in un ristorante locale , si può catalogare nella nostra storia cittadina, come una cocente e fulminea sconfitta di una maggioranza che ha saputo vincere le elezioni, ma non si è amalgamata e non ha cercato, come era doveroso, di risolvere la diaspora interna democraticamente e con l’umiltà di chi deve anteporre l’interesse pubblico alle divergenze personali. E chiaramente la sconfitta è di tutti, anche delle due minoranze che hanno pesato nella conta dei numeri per lo scioglimento, minoranze che hanno anteposto il loro interesse di bottega elettorale a quello della collettività.
Prendersela con chi ha operato una scelta di carattere istituzionale, spiegata nella sua lettera verità, è riduttivo: non si può ribaltare la volontà del popolo sol perché non si è digerita la elezione, partorita dalla stessa maggioranza, di un consigliere di minoranza a Presidente del Consiglio. I motivi devono essere ben altri.
Carsoli non meritava questo in un momento particolarmente difficile da un punto di vista sociale , per la disoccupazione crescente e per i tanti bisogni delle famiglie ogni giorno più povere. Non si può giocare sulla pelle dei cittadini una partita politica e personale che poteva essere risolta con riunioni di gruppo o di consiglio e comunque si ha il dovere di spiegare con precisione agli elettori,che hanno il sacrosanto diritto di essere informati, i veri motivi di decisioni così gravi e se tali decisioni sono state assunte per il bene comune. Il diffuso malcontento attende risposte e giustificazioni chiare.
Concludo questo mio intervento formulando l’appello a tutti i carsolani di buona volontà ad unirsi trascurando le bandiere dei partiti, per formare un ampio raggruppamento che coniughi l’affidabilità con la giovinezza ma che sappia scegliere candidati che garantiscano di voler svolgere il ruolo di consigliere senza dimenticare che dietro la loro elezione vi è un popolo che viene prima delle ambizioni e degli interessi personali o di gruppo.
Grazie per l’ospitalità e cordiali saluti.”
Giovanni Marcangeli ex Sindaco di Carsoli