Roma 16 maggio 2023 – Si sono appena chiuse le urne e molti comuni nei quali si è votato hanno già espresso il verdetto eleggendo il loro Primo Cittadino, questo soprattutto nei comuni con meno di 15.000 abitanti dove non è previsto il turno di ballottaggio. Come al solito, prima di ogni consultazione elettorale che riguarda i comuni con meno di 1.000 abitanti dove non è prevista la raccolta firme per la presentazione delle liste e dei candidati sindaco, sono emerse polemiche sulla legge elettorale che consente questo e per la quale, tempo fa, era stata presentata una richiesta di revisione da parte di alcuni sindaci di questi comuni forse per la paura che qualche lista venendo da fuori paese avrebbe potuto rompere le uova nel paniere di chi abituato ad amministrare il comune da padre padrone, non avrebbe avuto più la libertà di farlo perchè monitorato da una vera opposizione che spesso in questi comuni manca. Carlo Spinelli segretario provinciale romano del movimento Italia dei Diritti e responsabile per la Politica Interna del movimento stesso, interviene in risposta a una esternazione attraverso i social e ripresa da alcuni quotidiani on line di Giovanni Mitelli ex Sindaco di Cervara di Roma e consigliere di opposizione uscente:” A ridosso della consultazione elettorale del 14 e 15 maggio e precisamente in data 11 maggio, il sig. Giovanni Mitelli già sindaco di Cervara di Roma è tornato a criticare la legge elettorale che consente nei comuni al di sotto dei 1.000 abitanti di presentare liste senza il bisogno della sottoscrizione delle stesse da parte degli elettori del comune medesimo.
Questo consente un po a tutti di potersi candidare a sindaco in questi paesi sostenuto da una lista di almeno 7 candidati consiglieri, sono le cosiddette liste civetta che niente hanno a che vedere con la politica ( e non solo con il comune dove si presentano come Mitelli sostiene ) presentandosi magari per altri scopi. La risposta a Mitelli – prosegue Spinelli – arriva a bocce ferme anche perché il nostro movimento non si è sentito per niente chiamato in causa dalle dichiarazioni dell’ex sindaco di Cervara di Roma in quanto abbiamo presentato un candidato sindaco che ha avuto, per la sua attività di medico, relazioni con il paese e che conosce quindi perfettamente il territorio dove Cervara di Roma è collocato e inoltre la nostra attività politica si sviluppa su tutto il territorio nazionale oltre ad aver espresso consiglieri in molti comuni della provincia di Roma, consiglieri che lavorano per il comune dove sono stati eletti, che fanno opposizione costruttiva e che sono un valore aggiunto per le amministrazioni dove sono presenti.
Il nostro intervento in risposta a questo signore arriva per manifestare sdegno per le parole che lo stesso ha usato definendo parassiti assistiti dallo Stato funzionari e addetti delle forze dell’ordine che si candidano e che così facendo disonorano la divisa che indossano, forse la legge che li obbliga al mese di aspettativa speciale retribuita va rivista ma questo non giustifica parole così dure e offensive nei loro confronti; queste persone durante tutto l’anno rischiano la vita per proteggerci e garantire la nostra sicurezza, compresa quella di Mitelli, ed è una vergogna che siano state usate queste espressioni da un uomo che, essendo del territorio e avendo amministrato Cervara di Roma come sindaco per 10 anni, non è riuscito a dare al comune quella rilevanza che merita e la bocciatura dell’elettorato di 5 anni or sono ne è stata la prova evidente. Ricordo ancora – va avanti l’esponente IdD – quando nel 2018 mi sono recato insieme al Presidente del movimento Antonello De Pierro a Cervara di Roma di aver notato addirittura manifesti sia comunali che inerenti la campagna elettorale di Mitelli affissi con lo scotch sui muri del paese dove era vietata l’affissione a dimostrare la scarsa sensibilità di questo politico del posto verso le bellezze di un paese che illustri pittori hanno raffigurato nei propri dipinti esposti in alcuni dei migliori musei del mondo, al quale grandi poeti hanno dedicato odi e che il maestro Ennio Morricone scelse come dimora, in quel di Campaegli, per trovare la tranquillità necessaria e la giusta ispirazione per le sue opere. Una delle sue opere, Notturno passacaglia, è proprio dedicata a Cervara di Roma e le prime note su pentagramma sono incise su una roccia nella piazzetta del paese ma nonostante la bellezza del paese denominato il Paese degli artisti, nonostante le opere che grandi artisti gli hanno dedicato, il politico del posto non mi sembra sia riuscito a valorizzare quello che è il comune più alto della provincia di Roma. Inoltre concludo _ chiosa Spinelli – mettendo in evidenza che i nostri consiglieri eletti pur non essendo del posto dove esercitano il loro dovere in consiglio comunale, si impegnano e sono ben presenti nella vita del paese integrandosi nella collettività dando un contributo importante alla gestione amministrativa del comune”.
Ufficio stampa Italia dei Diritti provincia di Roma