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Emergenza Aniene, se perdura la secca disastro ambientale irreversibile

La città di Subiaco non può permetterselo

SUBIACO – Le lancette del tempo biologico continuano a ticchettare, i giorni passano inesorabili e ancora non si ” fa niente”, non ci si mobilizza per arrestare il prosciugamento idrico. Dopo numerosi richiami, proteste e sollecitazioni all’Amministrazione comunale ed altri Enti istituzionali, ancora taciturni sulla questione.

Dal lago del Pertuso a località Fiumata dopo l’unione del torrente Riglioso ed il fosso dell’Acqua Corore continuamente, in modo incontrollato ed occulto vi sono captazioni da tempo che stanno provocando un disastro ambientale irreversibile. La portata idrica volumetrica negli ultimi anni è scesa drasticamente di più di 2 metri cubi che alla vista sembra di non distinguere ormai la stagione invernale da quella estiva. Il clima è cambiato ed il surriscaldamento globale ha contribuito negativamente alla riduzione delle precipitazioni sia nevose che piovose. Il fiume ora in inverno è in secca, con l’arrivo dell’estate non rimarrà più un filo di fresca acqua, sia la fauna che la flora combattono contro il tempo e la città di Subiaco e tutta la Valle dell’Aniene vedrà una riduzione del turismo e delle attività acquatiche con la conseguenza sicuramente di una riduzione delle entrate. Il che suscita problemi, soprattutto per l’opposizione che non si farà sfuggire di certo l’occasione per ricordare che la città non può permettersi ancora un deficit nelle tasche e soprattutto un disastro naturale molto più importante degli interessi.