Emergenza coronavirus, Cifaldi: «Il personale sanitario sta pagando un prezzo pesante»
Appello all’Assessore alla Sanità del Lazio D’Amato: Il personale non va demotivato dal comportamento incosciente di qualcuno che minaccia i lavoratori di provvedimenti disciplinari»
L’emergenza coronavirus non si arresta, e ogni giorno il numero di vittime è in aumento. Il Lazio risulta attualmente una delle regioni più colpite, e il personale sanitario si trova ad affrontare quotidianamente una situazione di forte stress e pericolo a livello psicofisico.
Allo sforzo encomiabile di soccorrere ogni giorno centinaia di contagiati che si riversano nelle corsie degli ospedali, si aggiunge ora anche la minaccia di provvedimenti disciplinari, fino all’aggressione, nei confronti del personale medico. Il motivo? Lo spiega in una nota il segretario Cisl Medici Lazio, Luciano Cifaldi.
«Gli operatori del SSN stanno sopportando carichi di lavoro inevitabilmente più gravosi rispetto a quelli già importanti precedenti alla emergenza Covid 19 – spiega Cifaldi – Lo stanno facendo al meglio e la popolazione sta riconoscendo questo sforzo anche se non mancano schifosi episodi di aggressione nei confronti di medici ed infermieri». Una situazione che appare paradossale. Medici e infermieri stanno lavorando in maniera infaticabile, comportandosi da eroi nei confronti di una realtà che a tutti pare sfuggire di mano. Ma non a loro, che lottano senza tregua, rischiando anche la propria salute e quella dei propri cari.
Come sottolinea il segretario Cisl Medici Lazio: «Anche il personale sanitario ha iniziato a pagare un prezzo pesante in termini di morbilità e purtroppo in diversi casi anche di mortalità correlata al contagio. Noi operatori siamo sotto stress in maniera importante per la paura di ammalarci o di trasmettere il contagio in ambito familiare. E non è facile vedere il proprio collega trasferito in terapia intensiva perché infetto, ma nonostante tutto continuiamo a svolgere in pieno il nostro lavoro con crescente sacrificio». Una riflessione accorata ma puntuale, che vede protagonista il personale sanitario sottoposto a una lotta senza frontiere e completamente disarmato. Come ha dichiarato nelle ultime ore: «Siamo al fronte e dobbiamo parare i proiettili con le mani».
L’appello dunque è rivolto all’Assessore alla Sanità del Lazio Dr. Alessio D’Amato, al quale Cifaldi chiede una tutela maggiore per i medici in questi giorni di emergenza, difficili da vivere e da gestire. Chiede di «vigilare attentamente sul rischio che qualcuno, ancora oggi, possa diffidare il personale dall’utilizzo di mascherine quando non previsto specificamente dal protocollo. Sarebbe il colmo. E non sarebbe tollerabile. Il personale non va demotivato dal comportamento incosciente di qualcuno che anziché fare il proprio dovere minaccia i lavoratori di provvedimenti disciplinari. Faccia di tutto affinché non accada».
Appello firmato da Luciano Cifaldi, segretario generale Cisl Medici Lazio e Benedetto Magliozzi, segretario generale Cisl Medici Roma Capitale/Rieti.