L’Aquila – Presieduta dal Prefetto dell’Aquila Cinzia Torraco, si è tenuta in Prefettura una riunione del Comitato Ordine e Sicurezza Pubblica, dedicata all’esame della problematica connessa ai furti nelle abitazioni nella Valle Peligna e nell’area Subequana.
Alla riunione hanno preso parte il Questore della Provincia dell’Aquila, i Comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, rappresentanti del Comune dell’Aquila e Sindaci ed amministratori dei Comuni di Anversa degli Abruzzi; Bugnara; Campo di Giove; Cansano; Castel di Ieri; Castelvecchio Subequo; Cocullo; Corfinio; Gagliano Aterno; Goriano Sicoli; Introdacqua; Molina Aterno; Pratola Peligna; Prezza; Pettorano; Raiano; Roccacasale; Rocca Pia; Scanno; Secinaro; Sulmona; Villalago e Vittorito.
Nel corso dell’incontro sono state rappresentate dai sindaci interessati le preoccupazioni ed i timori che le popolazioni delle loro zone stanno vivendo in questi periodi per la serie di furti nelle abitazioni, pur nella consapevolezza dell’opera attiva che le Forze dell’Ordine continuano a fornire.
Il Prefetto ha evidenziato come l’attenzione del Comitato resti altissima su tale problematica: un fenomeno generato da un pendolarismo criminale difficile da intercettare per la sua stessa natura e che sicuramente potrà essere contrastato in maniera ancora più adeguata sia con l’installazione di videocamere di sorveglianza a lettura targhe, che con l’attuazione dello strumento del Controllo del Vicinato, finora mai attuato nella provincia aquilana.
I Sindaci e gli amministratori dei Comuni hanno dimostrato grande interesse sulla tematica del Controllo del Vicinato stimolata dal Prefetto, dando disponibilità immediata e dichiarandosi disposti sia ad interessare sull’argomento le proprie popolazioni, che a studiare le modalità operative per la sottoscrizione dei Protocolli.
I rappresentanti delle Forze dell’Ordine hanno altresì fornito, su tale argomento, la propria massima disponibilità a collaborare con i Comuni, nella consapevolezza che misure di partecipazione dei cittadini e di vigilanza attiva non possano che stimolare una sicurezza partecipata del territorio, a contrasto maggiore di un fenomeno odioso per chi lo subisce.