Pozzaglia Sabina – Emozioni ieri a Pozzaglia per il il XXV anniversario della canonizzazione di Santa Agostina Pietrantoni che, beatificata da san Paolo VI il 12 novembre 1972, fu canonizzata da san Giovanni Paolo II, in piazza San Pietro, il 18 aprile 1999 e successivamente, il 20 maggio 2003, fu proclamata dalla Conferenza episcopale italiana patrona degli infermieri d’Italia.
L’anniversario della Canonizzazione di suor Agostina (Livia) Pietrantoni è stato celebrato ieri a Pozzaglia Sabina, in questo borgo che custodisce gelosamente il corpo della religiosa che lì nacque nel 1864 e dopo essersi impegnata nel lavoro della campagna, nella catechesi ai piccoli della parrocchia, partì a 22 anni per entrare nella Congregazione delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret.
Inviata presso l’Ospedale di Santo Spirito in Roma, vi passò tutto il resto della sua breve esistenza prodigandosi per gli ammalati quale infermiera zelante, ammalandosi di tubercolosi stando a contatto con loro e divenendo vittima innocente di un ammalato – Giuseppe Romanelli – che sfogò la sua ira, per essere stato richiamato a causa del suo cattivo comportamento dalla Direzione dell’Ospedale, sulla giovane Agostina che egli colpì mortalmente con un coltello il 13 novembre 1894.
Agostina ebbe parole di perdono per il suo assassino e la sua morte suscitò conversioni tra i dirigenti dell’Ospedale, anticlericali dichiarati, e nel Romanelli stesso nonché nella città di Roma che, come ricordò san Paolo VI nel giorno della beatificazione, vide in lei una nuova santa Agnese, una martire tanto cara al popolo romano.
Pozzaglia ha ricordato il XXV della canonizzazione della santa, alle 17, con la lettura, presso la sede del Comune, di testimonianze dell’epoca di Agostina, di familiari e compaesani della santa che furono utilizzate per la causa di beatificazione.
Alle 18, nella chiesa parrocchiale di San Nicola, dove è conservata l’urna della santa, presente il vescovo di Tivoli e Palestrina, mons. Mauro Parmeggiani il quale ha presieduto la celebrazione eucaristica alla quale hanno preso parte numerosi sacerdoti della diocesi di Tivoli, le Suore della Carità che ancora sono presenti nel paese di Agostina e molti fedeli.
Al termine della celebrazione sono stati inaugurati alcuni pannelli che andranno ad arricchire una serie di murales che da alcuni anni aiutano i visitatori di Pozzaglia Sabina a conoscere la vita e le opere della santa attraverso i vicoli del paese in cui è nata e vissuta e che ora, insieme alla Casa di preghiera gestita dalle consorelle di santa Agostina, il Museo della Santa e la chiesa parrocchiale, formano come un santuario a cielo aperto dove i pellegrini possono incontrare, nella semplicità del luogo e della gente che lo abita, la storia di una santa che fu veramente innamorata di Dio e dei più deboli.
Il Sindaco Bruno Colio nel suo discorso ha ripercorso l’importanza della religiosa in relazione con la fede, devozione, cultura e tradizione locale. Presente d’ordinanza anche la sezione Anc di Carsoli, oltre a forze dell’ordine ed associazioni combattentistiche e d’arma.