La cerimonia all’Altare della Patria ha aperto, ieri mattina, le celebrazioni del 77° anniversario della Festa della Repubblica.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, accompagnato dal Ministro della Difesa, Guido Crosetto e dalle più alte cariche Istituzionali, ha reso omaggio al Milite Ignoto con la deposizione di una corona d’alloro. A seguire, il Capo dello Stato, sempre accompagnato dal Ministro Crosetto, a bordo della storica Lancia Flaminia ha passato in rassegna i Reparti lungo viale delle Terme di Caracalla prima dello sfilamento lungo via dei Fori Imperiali.
Sfilamento aperto anche quest’anno dai Sindaci con la fascia Tricolore in rappresentanza degli oltre 8.000 Comuni italiani.
A seguire, il soprano Eleonora Buratto ha intonato l’Inno d’Italia accompagnata dalla Banda Interforze. All’artista, il Ministro Crosetto, al termine della cerimonia, ha consegnato l’onorificenza di “Cavaliere” dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI).
Novità di quest’anno, in occasione del Centenario della costituzione del Gruppo Medaglie d’Oro al Valor Militare e dell’Istituto “Nastro Azzurro”, la sfilata, loro rappresentanti sfileranno a bordo di veicoli militari.
Nel settore di apertura erano presenti, tra gli altri, le Bandiere delle Forze Armate e della Guardia di Finanza, i Gonfaloni di Regioni, Province e Comuni Italiani, i labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, le bandiere ONU, NATO, UE e quelle degli organismi multinazionali in cui operano le Forze Armate.
Lo sfilamento era suddiviso in dieci settori.
Il primo settore composto da Gruppi Sportivi paralimpici della Difesa e dei Corpi Armati e non dello Stato, dai Gruppi Sportivi della Forze Armate, da una Compagnia delle Associazioni d’Arma e da una rappresentativa del personale civile della Difesa.
A seguire, il settore dei Reparti delle Forze Speciali e quelli dedicati a Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Carabinieri e Guardia di Finanza. L’ottavo settore era composto dai Corpi militari e ausiliari dello Stato (Croce Rossa Italiana e Sovrano Militare Ordine di Malta).
Nel nono settore hanno sfilato i Corpi armati e non ad ordinamento civile dello Stato, tra i quali Polizia di Stato, Penitenziaria, Vigili del Fuoco, volontari della Croce Rossa Italiana, Compagnia Polizia Roma Capitale e Polizia Metropolitana, Compagnie del Servizio Nazionale di Protezione Civile e Servizio Civile Universale.
Dopo, lo sfilamento dei reparti appiedati: la Fanfara e una Compagnia dell’11° Reggimento Bersaglieri.
Di seguito, il passaggio del decimo settore con i reparti a cavallo. Infine il sorvolo di elicotteri di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato e Vigili del Fuoco e di velivoli dell’Aeronautica in occasione del centenario della Forza Armata.
Alla fine della rassegna, il lancio di un paracadutista militare con il vessillo Tricolore.
In chiusura, la Fanfara del 4° Reggimento Carabinieri a cavallo e il Reggimento Corazzieri hanno reso gli onori finali al Presidente della Repubblica.
La Pattuglia Acrobatica Nazionale ha, infine, disegnato il Tricolore sul cielo di Roma.
Per celebrare la festa di tutti gli italiani, gli edifici del Ministero della Difesa sono stati imbandierati con il Tricolore.
Ulteriore novità di quest’anno, videowall e gigantografie che a Roma e Milano hanno proposto una suggestiva “finestra” sul mondo delle Forze Armate.
Il messaggio rivolto dal Capo dello Stato Sergio Mattarella ai prefetti in occasione della Festa della Repubblica.
«Cari Prefetti,
rivolgo il mio saluto a quanti, ricoprendo pubbliche responsabilità, espressioni della società civile, cittadini, celebrano oggi la Festa della Repubblica, nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia.
Ricorrono anche 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità.
Desidero esprimere la riconoscenza della Repubblica per il prezioso contributo che offrite, nei diversi contesti territoriali, alla concreta attuazione dei valori costituzionali di libertà, eguaglianza e solidarietà.
Ancora nelle scorse settimane, con instancabile impegno, in occasione dell’emergenza alluvionale che ha colpito così duramente l’Emilia-Romagna e territori della Toscana e delle Marche, i Prefetti, insieme agli enti regionali e provinciali, ai Sindaci, alle Forze di polizia, ai Vigili del Fuoco, agli enti di soccorso, al mondo del volontariato, al fianco dei territori feriti dagli eventi, hanno dato testimonianza della vicinanza solidale e operosa delle istituzioni ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità.
È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi. Con uno sguardo che sappia, sempre, guardare oltre l’emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini.
Il dotarsi di una visione condivisa, essere capaci di un lavoro ben coordinato, sono ingredienti indispensabili a questo fine, così come la disponibilità a operare concordemente per un efficace utilizzo delle risorse disponibili, a partire da quelle messe a disposizione dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza in una logica di orizzonte ampio.
La vicinanza alle fasce più fragili della popolazione, alle situazioni di marginalità – per migliorare, a partire dai contesti più difficili, la qualità della vita nei territori – con un’attenzione particolare ai fenomeni di degrado e alle situazioni di disagio sociale, soprattutto dei giovani e degli anziani, è tema che interpella le Prefetture, con effetti positivi sulla coesione sociale e la sicurezza delle comunità.
La mediazione sociale, l’ascolto e il dialogo con tutti gli attori sono preziosi per affrontare la questione del lavoro oggi, per l’affermazione della legalità, nel contrasto a ogni forma di sfruttamento, assicurando ogni sforzo per elevare la sicurezza delle condizioni lavorative.
Promuovere la realizzazione in concreto dei principi di buon andamento e di imparzialità, favorendo la cooperazione burocratica e il funzionamento degli apparati pubblici, è compito di impulso che appartiene di buon diritto alle Prefetture, Uffici Territoriali del Governo.
Nel rinnovare i sentimenti di gratitudine della Repubblica per l’opera prestata, giungano ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, auguri di buon lavoro».