PERETO – Gremita la ampia sala del Centro Sociale Anziani – Università della terza età Piana del Cavaliere con sede a Pereto. Nel pomeriggio odierno nel bellissimo e suggestivo borgo è stata di scena la celebrazione del vernacolo, ricordi ed emozioni immortalate in sequenza dall’autore Giovanni Nicolai che ha scritto il libro dal titolo “A ppulè”. Una raccolta di scritti, racconti di vita vissuta, di personaggi e di vicende e fatti che hanno fatto la storia buona di Pereto. Tanta l’emozione nel pubblico presente che ha partecipato con grande attenzione alla presentazione dell’opera. Giovanni Nicolai è una memoria storica di Pereto, uomo del fare, sempre gioviale e disponibile con tutti. Per anni ha gestito una centralissima attività commerciale, ed è un profondo amante del suo paese Pereto.
La prima domanda che avviene spontanea in chi non conosce a fondo la storia peretana è il titolo: A’ ppulè. Per capire cosa significa bisogna tornare indietro nel tempo, quello stesso tempo celebrato in una raccolta di emozioni scritte. A’ ppulè era una sorta di parola d’ordine popolare, che stava ad indicare che per l’appunto “la polenta” era pronta in tavola. Si urlava in strada per avvertire di sbrigarsi a lasciare il gioco e mettersi a tavola, per non rischiare di perdersi la degustazione del piatto tipico per eccellenza. Quando la polenta veniva stesa sulla spianatora era una festa, e nelle antiche vie tra il profumo di buono del mais, abbinato al sugo dei pomodori fatti in casa con la cottura a bagnomaria daventro agli biunzi. A ppulè costituisce una raccolta dunque che cristallizza attimi ed anni di vita vissuta intensamente a Pereto. E la missione dell’autore, presentata magistralmente dal professore Carlo Iannola presidente dell’Università della terza età “Piana del Cavaliere”, è stata evidenziata in tutti i suoi aspetti e peculiarità.
Il sindaco di Pereto Giacinto Sciò, ha rivolto il suo saluto al pubblico, ed alle autorità convenute: presente anche il vice presidente del consiglio regionale dell’Abruzzo Roberto Santangelo, oltre ai sindaci di Rocca di Botte (Fernando Antonio Marzolini), Oricola , Carsoli (Nazzarro) e Camerata Nuova (Settimio Liberati).
Il primo cittadino ha anche chiamato al tavolo il neo eletto sindaco dei ragazzi Maddalena Staroccia. Il professore Iannola ha spiegato le diverse chiavi di lettura del libro che è particolarmente interessante: senza capitoli, una raccolta apparentemente disorganizzata di ricordi e che di fatto celebra e diventa memoria storica della peretanità.
Un popolo gioioso, accogliente, con la voglia fervente di stare insieme è raccontato negli annali di vita in piazza, nei rapporti che l’autore ha intrattenuto con tante generazioni e con tante persone che sono passate per Pereto, e con tanti peretani, oggi purtroppo scomparsi.
Interessante l’intervento della prof.ssa Licia Ippoliti, già dirigente scolastico dell’Istituto Omnicomprensivo di Carsoli seguito da Santangelo e dai sindaci della Piana del Cavaliere. Il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, ha evidenziato in particolare l’importanza di iniziative di questa tipologia che costituiscono una base identitaria su cui riconoscersi e riflettere.
A ppulè si legge con una serata, è gradevolissimo e da una parte lascia sorridere – come ha spiegato Iannola – dall’altra lascia anche una strana amarezza nostalgica, poichè si è coscienti di ricordare tempi che non potranno mai tornare.
E dunque, A ppulè! Complimenti a Giovanni Nicolai per il suo impegno e dedizione.