Emozioni e tradizione a Sulmona per la processione con la Madonna che scappa
di Pierluigi Di Clemente
SULMONA – La mattina di Pasqua, a Sulmona, si svolge una delle rappresentazioni sacre più antiche d’Italia: la Madonna che scappa. La statua della Madonna, ancora vestita a lutto, viene più volte chiamata ad uscire dalla chiesa dove è rinchiusa, dalle statue di San Giovanni e San Pietro, venuti ad annunciare la resurrezione. Ancora incredula e addolorata esce nella piazza, davanti ad una folla gremita e silenziosa, portata da un gruppo di uomini della Confraternita di Santa Maria della Tomba, che procedono lentamente facendo il passo dell’oca, lo stesso della processione del venerdì santo. Solo quando scorge in lontananza, dall’altro lato della grande piazza, la statua del Figlio risorto, i confratelli cominciano a correre e la statua sembra volare sulla folla. Durante la sua corsa, alla Madonna cade il mantello nero, e dalla nuova veste verde escono fuori delle colombe, mentre viene intonato l’Alleluja di Haendel. La corsa emozionata della Madonna termina solo al cospetto del Figlio e l’abbraccio tra i due avviene sotto l’acquedotto medievale, tra i monumenti simbolo della città. La riuscita della corsa annuale della Madonna è di buon auspicio per tutto l’anno: perciò per pochi istanti il fiato della cittadinanza è sospeso e gli sguardi fissi sulla corsa dei confratelli.