Energia elettrica, costi eccessivi e disservizi, il grido di dolore della Palmar di Oricola: “serve una class action contro i soprusi”
L'A.d. della Palmar di Oricola, lancia una sensibilizzazione attraverso un comunicato stampa inoltrato alla redazione di Confinelive
Oricola – Dall’A.D. della Palmar di Oricola riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato indirizzato al direttore del nostro giornale: “Voglio portare alla Sua attenzione l’incresciosa situazione che l’altro ieri e per alcune ore della mattinata seguente ha costretto la soc. PALMAR di cui sono l’amministratore a rimanere chiusa e a mandare a casa i dipendenti. Partiamo dalla situazione che ha preceduto il caso: la Palmar aveva ricevuto nei mesi precedenti dal fornitore di energia, due bollette per la fornitura di energia elettrica con consumi stimati molti più alti del normale
nonostante fosse attivo e funzionante il misuratore a telelettura. Queste bollette erano state oggetto di immediata contestazione per mezzo di canali ufficiali come pec ed email. Nessuna risposta era stata fatta pervenire alla Palmar che ieri mattina procedeva, con un proprio ricalcolo, al pagamento dei consumi effettivi (circa 4.700 € contro 7.300 € richiesti). Alle ore 12:30 circa della mattina due tecnici della società di gestione delle reti , nonostante la fabbrica fosse aperta ed operante con uffici attivi e personale presente, hanno deciso di scavalcare la recinzione dell’azienda, accedere alla cabina elettrica e staccare l’energia alla fabbrica. Dopodiché sono scappati con i loro elmetti bianchi, hanno riscavalcato il recinto e si sono allontanati a tutta velocità con il furgone aziendale. Questo vile attacco senza il normale e civile accesso attraverso citofono e cancello, ha provocato ingenti danni all’azienda, come perdita di dati dei computer, guasti su programmi, danni ai prodotti in lavorazione ma soprattutto, ignorando qualsiasi regola di sicurezza, ha messo a rischio l’incolumità dei lavoratori. L’accaduto è stato prontamente denunciato ai Carabinieri di Pereto con le pesanti accuse penali di violazione di domicilio e esercizio abusivo delle proprie ragioni.
In un momento di grave crisi ed incertezza economica, le poche realtà industriali rimaste sul territorio di
Oricola, ma anche nazionale, sono costantemente sotto il ricatto dei poteri forti.
Ci si domanda se sia giusto che gestori telefonici ed elettrici, possano emettere a loro piacimento bollette
gonfiate e con tali titoli avere il diritto di mettere in diffida un’azienda fino ad avere l’autorità di violare
domicilio e staccare l’utenza. E non è un caso isolato; due anni fa avevamo ricevuto bollette di 13.000 € contro un normale consumo medio di € 1.500 usufruendo di autoproduzione da pannelli fotovoltaici
E’ forse il momento di fare una class action contro questo vergognoso mondo di superman sperando che
le piccole aziende vengano supportate in primis dalle istituzioni locali, ma anche dalle associazioni di
categoria, dai sindacati e dalla Regione se non vogliamo trasformare il nostro territorio in un deserto
popolato solo da archeologia industriale. Noi saremo i primi ad abbandonare questo scenario se non riceveremo da subito e tangibilmente i supporti necessari per far riconoscere come illegali violenze questi modi di gestire i contratti di fornitura delle utenze (altro che mercato libero) !”