Il fermo amministrativo è un atto tramite il quale le amministrazioni o gli enti competenti (Agenzia delle entrate, INPS, Regioni, Comuni) provvedono, tramite enti esattori, alla riscossione coattiva di crediti insoluti “bloccando” un bene mobile dell’obbligato.
PROCEDURA
La procedura di fermo amministrativo ripercorre le seguenti fasi
– Viene notificata la cartella esattoriale che deve contenere una precisa dicitura riguardo il provvedimento esecutivo,
– Decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella o dell’avviso di accertamento immediatamente esecutivo, l’agente della riscossione può disporre il fermo dei beni mobili registrati, del debitore e dei coobbligati, tramite iscrizione del provvedimento nei registri mobiliari
NOTIFICA DEL PREAVVISO DI FERMO
L’agente della riscossione deve previamente inviare un sollecito di pagamento nel quale siano indicate la tipologia e l’importo del credito erariale, l’anno di riferimento, il numero della cartella di pagamento e la relativa data di notifica, seguito da un eventuale preavviso di fermo.
Più specificamente:
• Crediti inferiori a 500 euro: l’agente della riscossione deve inviare un sollecito di pagamento seguito da un preavviso di fermo. Il fermo può riguardare un solo veicolo;
• debiti da 500 a 2.000 euro: il sollecito do pagamento non è necessario, ma l’agente della riscossione deve inviare un preavviso di fermo, che può riguardare un solo veicolo;
• debiti da 2.000 a 10.000 euro: il sollecito di pagamento non è necessario, ma l’agente della riscossione deve inviare un preavviso di fermo. Il fermo può riguardare più veicoli (massimo dieci);
• Debito superiore a 10.000 euro: può essere applicato il fermo amministrativo a tutto il parco macchine del debitore e dei coobbligati, preceduto dall’invio del preavviso.
Il preavviso di fermo, in particolare, deve contenere un termine per pagare di 20 giorni, decorsi i quali il fermo diventa effettivo.
Nel caso in cui l’importo del debito sia inferiore a euro 2.000, come previsto per l’ipoteca, Equitalia è tenuta ad inviare due solleciti di pagamento prima di poter procedere al fermo, il secondo dei quali (che costituisce altresì preavviso di fermo) decorsi almeno sei mesi dal primo
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E.P.
