Jenne – In seguito ad una segnalazione pervenuta al Guardiaparco del Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, circa la presenza di un rapace in difficoltà, gli uomini del Parco si sono subito dati da fare. Giunti sul posto indicato dalla richiesta di assistenza, hanno verificato che l’animale era un giovane maschio di falco pellegrino (Falco peregrinus) che ad una prima analisi presentava problemi ad un’ala tanto da non riuscire a volare. Il falco pellegrino, tra l’altro simbolo del Parco dei Monti Simbruini, è noto per la sua massima velocità durante la caccia, si stima infatti che durante le picchiate possa arrivare a toccare i 300 km/h. L’animale è stato prontamente conferito presso il centro Recupero della Lipu di Roma dove è stato sottoposto alle analisi del caso. Dalla prima radiografia è stata riscontrata in effetti la frattura dell’ulna dell’ala sinistra. “Gli esperti – spiegano dall’ente parco – hanno riferito che vi sono possibilità di recupero. Speriamo quindi di poterlo presto rivedere nei cieli delle montagne dei Simbruini, il suo ambiente naturale. Vogliamo esprimere un ringraziamento particolare al personale del Centro Recupero della Lipu di Roma per la loro disponibilità e professionalità.”