Esportazione di abiti griffati senza pagamento dell’Iva per 180mila euro, imprenditrice cinese assolta
Redazione Esportazione di abiti griffati senza pagamento dell’Iva per un valore di 180mila euro. Una imprenditrice cinese è stata assolta perché il fatto non sussiste. Questa la decisione del Tribunale di Avezzano imprenditrice di nazionalità cinese, accusata di contrabbando doganale ed elusione dal pagamento dell’Iiva pari a oltre 179mila euro
Il reato di contrabbando doganale prevede una pena da 3 a 5 anni di reclusione oltre a una multa pari anche a 10 volte i diritti del valore oggetto del contrabbando. I fatti risalgono al maggio 2013 quando, a seguito di un controllo dell’Agenzia delle Dogane di Avezzano, venne eseguita una verifica per l’importazione nel territorio nazionale di oltre 60mila paia di pantaloni, dichiarando un prezzo cinque volte inferiore.
Il caso, essendo passato per l’interporto della Marsica, era di competenza del tribunale di Avezzano. Dopo il rinvio a giudizio, l’imprenditrice è finita sotto processo e il giudice Marco Sgattoni ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Roberto Verdecchia secondo cui l’accertamento doganale era privo di prove certe e inconfutabili.