Roma – Poco fa, accompagnato dal suo avvocato, si è costituito presso la Stazione dei Carabinieri di Cerveteri M.G. evaso il pomeriggio del 17 gennaio scorso dalla casa di reclusione di Rebibbia raggiungendo il muro che si affaccia su via Bartolo Longo.
Le incessanti indagini condotte sin dall’inizio dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria e dai Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di individuare le possibili aree dove l’evaso poteva trascorrere la sua latitanza e dopo le prime battute di ricerca su tutte le piste possibili, grazie alla perspicacia degli investigatori dei Carabinieri e del NIC, veniva individuata la zona di interesse dove sono state eseguite ripetute perquisizioni, che hanno interessato persone e locali, e diversi servizi che hanno permesso di stringere il cerchio.
Gli inquirenti hanno continuato l’attività investigativa in maniera certosina, monitorando tutti i luoghi e le persone con cui l’evaso aveva contatti in quella zona, fino ad arrivare a stamane quando Manolo Gambini, sentitosi ormai braccato, a seguito di tutti gli accorgimenti adottati per fargli terra bruciata intorno, ha deciso di consegnarsi alle Forze dell’Ordine.
Dalla Stazione di Cerveteri l’uomo è stato condotto presso la Compagnia dei Carabinieri di Civitavecchia per il fotosegnalamento.