ROMA – L’evoluzione , nel tempo, della temperatura è un argomento molto gettonato. E’ un tema di grande attualità che spesso genera incertezze e qualche confusione . Insomma sulla questione c’è un esercito di pro o contro. Vediamo perciò se è possibile fare una disamina e indagare come stanno effettivamente le cose. Nello specifico si vuol analizzare le evoluzioni termiche delle stagioni in funzione dello scorrere degli anni ( in questo studio si prende in esame l’ultimo decennio, cioè il 2012/2021 ) . Prima di entrare però nei dettagli va chiarito che il termine stagione invernale in senso meteorologico , per convenzione , parte dal 1 al 31 dicembre e poi i 2 mesi successivi di gennaio e febbraio. Il calendario astronomico , sempre per quanto concerne la stagione inverno parte invece dal 21 dicembre di un anno e sconfina poi al 21 marzo dell’anno successivo. La primavera va dal 21 marzo sino al 21 giugno e così via le altre stagioni. Quanto detto ora può sembrare scontato ma è sempre meglio evidenziare la differenza esistente tra loro . Detto questo, torniamo alla nostra analisi. Questa prende in considerazione sia il quinquennio 2012/2016 e quello successivo 2017/2021. Più in dettaglio:
medie stagionali quinquennio 2012/2016
inverno primavera estate autunno
7 ,49° 14,28° 24,34° 16,77°
Medie stagionali quinquennio 2017/2021
Inverno primavera estate autunno
7,00° 13,80° 24,26° 16,09°
Dai seguenti dati ne deriva che nel quinquennio 2017/2021 tutte le stagioni risultano più fredde rispetto a quelle del precedente quinquennio 2012/2017.
E infatti si ha : INVERNO una differenza di – 0,49° ( quasi mezzo grado )
PRIMAVERA una differenza di -0,48° ( quasi mezzo grado )
ESTATE “ “ di -0,08° ( poco meno di un decimo di grado )
AUTUNNO “ “ di -0,43° ( anche qui quasi mezzo grado ).
Quindi, in base ai nostri dati reali delle temperature rilevate in Italia negli ultimi 10 anni, si può certamente affermare che la media delle ultime 5 stagioni ( – 0,37° gradi C. ) è risultata più fredda rispetto al precedente quinquennio di – 0,37° gradi, circa 4 decimi di grado in meno. Una differenza notevole. Conclusioni ! . Siamo certi che questa tendenza, del calo delle temperature verificatosi sulla nostra penisola, possa estendersi anche in altre zone del pianeta. Ma ciò non si deve sapere. Va oscurato . Altrimenti la corsa catastrofica e senza senso ( per noi ) al GREEN ne verrebbe inficiata. Che ne pensate?
Col. Paolo Ernani meteorologo