Si inizia a lavorare per la ripresa delle funzioni religiose nella Marsica. Da circa due mesi sono state chiuse al culto tutte le chiese e i santuari per impedire assembramenti di fedeli durante l’emergenza coronavirus. Molti sacerdoti si sono attrezzati con dirette Facebook dei riti della Pasqua e della messa domenicale per far arrivare la parola di Dio ai loro fedeli. Ma ora bisogna ripartire.
Dopo una prima frizione tra Cei e Governo sembra si sia trovata un’intesa per poter ricominciare ad aprire le porte delle chiese ai fedeli. Si potrebbe tornare a celebrare davanti al popolo già dal 25 maggio ma con adeguate misure di sicurezza. Sarà necessario, infatti, evitare assembramenti, non scambiarsi il segno della pace, continuare a prendere la comunione con le proprie mani e adottare degli accorgimenti necessari per evitare eventuali contagi.
Oggi il vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro, terrà una riunione ristretta con i suoi collaboratori per definire una linea comune da far adottare ai sacerdoti a partire dalle prossime settimane. La Chiesa, già dopo il confronto con il Governo, si è detta pronta a lavorare con i suoi per assicurare la sicurezza dei propri fedeli. Sarà quindi il vescovo oggi a lavorare affinché sia possibile affidare a ogni sacerdote un decalogo di regole da far applicare dalla riapertura delle chiese.