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Fede, speranza e unione: ad Avezzano la solenne apertura del Giubileo Diocesano

AVEZZANO – Una comunità unita e assorta ha partecipato ieri alla solenne cerimonia dell’apertura del Giubileo ad Avezzano. con la Concelebrazione Eucaristica, presieduta dal Vescovo Giovanni Massaro, e la partecipazione dell’intera comunità diocesana.
Il corteo in pellegrinaggio è partito alle 17.45 dalla chiesa della Madonna del Suffragio attraversando via Corradini per giungere la Cattedrale di San Bartolomeo dove, alle 17.45, è iniziata la Santa Messa. Un momento centrale dell’intera giornata. La celebrazione ha trasformato la Cattedrale dei Marsi in un luogo di incontro e preghiera, riempiendo ogni angolo della chiesa con fedeli desiderosi di condividere la propria fede.

La cerimonia ha visto una partecipazione significativa delle istituzioni civili e militari, con i sindaci dei comuni del territorio presenti al fianco delle Confraternite, che hanno sfilato in abiti tradizionali e con i loro stendardi. I Gonfaloni delle Confraternite, simboli di storia e devozione, hanno conferito ulteriore solennità all’evento, creando un colpo d’occhio di rara bellezza. Durante la Celebrazione Eucaristica, il Vescovo Massaro ha rivolto parole di speranza e unità, sottolineando l’importanza della fede come collante della comunità e fonte di ispirazione per affrontare le sfide del quotidiano. Il suo messaggio ha toccato il cuore dei presenti, evidenziando il valore della condivisione e della solidarietà.

Durante l’Anno Santo nella Chiesa marsicana si potrà ottenere l’indulgenza plenaria, alle solite condizioni e visitando in pellegrinaggio una delle 7 Chiese giubilari: la Cattedrale di Avezzano, il Santuario Madonna di Pietraquaria, il Santuario Madonna del Silenzio ad Avezzano, la Concattedrale Santa Maria delle Grazie a Pescina, la Basilica dei Santi Cesidio e Rufino a Trasacco, il Santuario Madonna dei Bisognosi a Pereto; il Santuario Madonna dell’Oriente a Tagliacozzo.
Le Chiese Giubilari, secondo quanto auspicato nella Bolla di indizione “Spes non confundit” sono chiamate ad essere luoghi santi di accoglienza e spazi privilegiati per generare speranza «attraverso in particolare il sacramento della Riconciliazione sacramentale che non è solo una bella opportunità spirituale ma rappresenta un passo decisivo, essenziale e irrinunciabile per il cammino di fede di ciascuno». I parroci ei rettori delle Chiese giubilari, con l’aiuto degli altri sacerdoti e religiosi, assicureranno così ai fedeli la possibilità di accostarsi, in alcune fasce orarie delle giornate, al sacramento della Riconciliazione.