Federico è il primo nato all’ospedale di Avezzano, la mamma: “Il 2021 sia un anno di rinascita per tutti”
Avezzano. Si chiama Federico, è il primo bimbo nato nel 2021 all’ospedale di Avezzano. Federico è già simbolo di rinascita, buon auspicio, cambiamento. Perché la Marsica, come tutto il mondo, ha bisogno di buone notizie e la sua nascita è una bellissima notizia.
“Sono stata accolta e accudita con tanto affetto da tutto lo staff del reparto”, racconta la neomamma, Giulia Giorgi, 34enne di Balsorano, che questa mattina ha abbracciato il suo piccolo con il papà Damiano Gemmiti.
Giulia lavora alla farmacia di Balsorano e racconta di una gravidanza diversa da quella vissuta da altre giovani madri. “Con l’emergenza sanitaria ho dovuto seguire prescrizioni precise che hanno limitato la condivisione dell’amore che nasce da una gravidanza”, commenta, “con le ecografie e tutte le altre visite senza le nonne e senza il papà. Ma è andato tutto bene e questo è l’importante”.
“Che il 2021 sia l’anno del cambiamento e della rinascita per tutti”, conclude, “ringrazio tutte le persone dell’ospedale che mi hanno aiutata e supportata nella nascita del mio bambino, sono stati tutti gentilissimi”.
Giulia è arrivata in ospedale questa notte, dopo che le si erano rotte le acque a Balsorano. A eseguire il parto nel reparto diretto dal professore Giuseppe Ruggeri, il medico Cosimo Di Berardino, supportato dalle ostetriche Vita Malivindi, Simona Bisegna, Palma Morgante e Cristina Calandrella.
Federico sta bene, il suo nome ha un significato “potente”, vuol dire pace e sicurezza. A detta di sua madre “è uguale al papà” ed è già circondato dall’amore di tante persone che hanno partecipato alla sua venuta al mondo.
Nella sua nascita, alle 7.08 del 1° gennaio 2021, c’è la voglia di guardare avanti, di guardare al futuro e di lasciarsi alle spalle tanta sofferenza e angoscia di cui ci ha caricati un periodo di emergenza sanitaria che ha visto sotto pressione anche il personale sanitario.
Quei sanitari ai quali oggi va il ringraziamento di tutta la comunità per quanto fatto e quanto continuano a fare ogni giorno. (M.T.)