L’Aquila – Federmobili di Confcommercio scrive a Marsilio e Febbo, questo il testo della nota inviataci a firma del presidente del settore Giuseppe De Simone congiuntamente a quella del presidente Confcommercio Donatelli
“Poche righe per sottolinearLe un problema specifico attinente alla filiera del legno-arredo e costituito dai punti vendita.
Il DPCM del 27 Aprile, nel prevedere la riapertura delle imprese della filiera, lascia purtroppo ancora
chiusi fino al 18 maggio 2020 i punti vendita di mobili che, per caratteristiche intrinseche (dimensioni dei locali espositivi, minore affluenza di persone, possibilità di lavorare solo su appuntamento) possono
garantire adeguate condizioni per lavorare in sicurezza e sono peraltro stati classificati dall’INAIL a basso rischio.
A ciò si collega la necessità di poter ripristinare rapidamente la facoltà di effettuare le consegne di
merce ai privati, circostanza che resta consentita in altri settori e ancora inspiegabilmente negata a quello in parola. Tale situazione aggrava la liquidità delle imprese della distribuzione che si trovano a fronteggiare una situazione di magazzini pieni (con conseguente tensione finanziaria) e impossibilità di dare risposte ai privati che reclamano la consegna della propria merce perchè essi stessi in situazione di necessità.
In tale ambito chiediamo che venga anticipata perlomeno la possibilità di consegna degli articoli già
acquistati dai privati ante lockdown, nel rispetto come sempre di adeguati protocolli di sicurezza, e per i
punti vendita di poter lavorare a porte chiuse e solo su appuntamento.
La configurazione dei canali distributivi nella nostra Regione, vede la stragrande maggioranza delle
imprese servirsi di punti vendita, i quali pertanto costituiscono dei veri e propri elementi relazionali tra chi produce e il pubblico: il danno conseguente al mantenimento della loro chiusura impatta pertanto
inevitabilmente sulle stesse imprese produttrici.
Facciamo da ultimo presente che alcune Federazioni ed Associazioni di categoria a livello nazionale,
tra cui le scriventi, hanno in queste settimane varato dei protocolli specifici che garantiscono lo
svolgimento delle suddette attività in condizioni di assoluta sicurezza.
Ci permettiamo dunque di richiederLe con la massima urgenza la possibilità di sbloccare le attività
segnalate portando avanti nelle competenti sedi la nostra istanza.
La ringraziamo molto per la disponibilità che vorrà fornirci a riscontro.”