Redazione – Dall’Avv. Aurelio Cambise riceviamo ed integralmente pubblichiamo la seguente nota: “Non è detto che i lavori di adeguamento della ferrovia Pescara – Sulmona – Avezzano – Roma debbano iniziare dalla sera alla mattina, ma occorre ridurre i tempi biblici della burocrazia. Nel 2017 l’ex Giunta Regionale D’Alfonso, con l’allora Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, di concerto con i vertici del Ministero e della holding ferroviaria, stanziò 1.556 milioni di euro nel contratto di programma MIT – RFI per il miglioramento della tratta Pescara – Roma. Non dimentichiamoci che l’ex Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, durante la conferenza stampa tenutasi il 3 giugno 2020 a Palazzo Chigi, citò espressamente detta tratta ferroviaria e la inserì tra le opere infrastrutturali strategiche da potenziare. Un importante effetto atteso del PNRR è l’aumento del benessere e la riduzione delle disuguaglianze, con particolare riferimento alle aree interne. Se l’Unione Europea dà le risorse per realizzare opere infrastrutturali importanti, come la Pescara – Sulmona – Avezzano – Roma, non bisogna indugiare a utilizzarle. Come si rilancia l’economia e la vita dei cittadini? Gli esperti di portualità e logistica, Ing. Antonio Nervegna ed il Dott. Euclide Di Pretoro, hanno sensibilizzato tutti, politici, Amministratori e cittadini, con studi pluriennali pregevoli, al problema della ZES (Zona Economica Speciale) e della trasversalità intermodale Barcellona – Civitavecchia – Pescara – Ortona – Vasto – Ploce. Un Paese civile e moderno deve affrontare le sfide e la competizione, che il mondo globalizzato richiede. La tratta ferroviaria Pescara – Sulmona – Avezzano – Roma, la salvaguardia anche del Tribunale di Avezzano, la valorizzazione della sede distaccata della Facoltà di Giurisprudenza in Avezzano, l’istituzione di un’eventuale sede distaccata in Avezzano dell’Università di Teramo della Facoltà di Bioscienze e tecnologie agro – alimentari e ambientali, visto il territorio a vocazione prevalentemente agricola, il nuovo ospedale di Avezzano, il potenziamento degli ospedali di Tagliacozzo e di Pescina, il CRUA (Ex CRAB), l’Interporto di Avezzano, la ZES, la realizzazione del Corridoio intermodale trasversale Tirreno – Adriatico e la riqualificazione di Palazzo Torlonia sono le sfide future per il rilancio dell’economia marsicana. Occorre affrontare subito, dando incarico alla Italferr, il problema delle tratte ferroviarie Pescara – Sulmona e Avezzano – Guidonia (Sul versante laziale è stato già in parte realizzato il raddoppio tra Lunghezza e Guidonia) e successivamente quella di Avezzano – Sulmona, realizzando una lunga galleria tra Celano e Bugnara; mentre la vecchia linea in questione, potrebbe continuare a funzionare soltanto per i treni regionali, che devono servire i paesi attraversati. Si tratterebbe di lasciare una deviazione dal percorso di Alta Capacità. Chiedo alla Senatrice Gabriella Di Girolamo, al Senatore Primo Di Nicola, al Senatore Luciano D’Alfonso, al Segretario del PD regionale, Michele Fina, al Segretario del PD provinciale, Francesco Piacente, all’Onorevole Stefania Pezzopane, all’Onorevole Camillo D’Alessandro, all’Amministrazione Di Pangrazio, alla Sindaca di Sulmona, Annamaria Casini, ai Sindaci marsicani ed al Commissario, Ing. Vincenzo Macello, di continuare a vigilare ed a studiare il problema nel suo complesso. Mi auguro che, per l’attuale Giunta Regionale Marsilio, la tratta ferroviaria Pescara – Roma sia ancora prioritaria. Lo stesso Commissario, Ing. Macello, ha dichiarato giustamente che l’obiettivo finale è quello di collegare Pescara-Roma in due ore, ma, per far questo, occorre arrivare al raddoppio e alla velocizzazione dell’intera linea. Se in futuro si adeguasse anche la linea ferroviaria Avezzano – Sora – Roccasecca – Cassino, dal capoluogo marsicano sarà possibile raggiungere agevolmente anche Napoli. Avezzano potrebbe diventare periferia di Roma, di Pescara e di Napoli. Dal porto di Napoli le merci, attraverso le tratte ferroviarie Napoli – Cassino e Cassino – Roccasecca – Sora – Avezzano, potrebbero raggiungere la Marsica e proseguire verso i Balcani, riallacciandosi al Corridoio intermodale trasversale Barcellona – Civitavecchia – Pescara – Ortona – Vasto – Ploce. Sarebbe bene, quindi, potenziare ed elettrificare la tratta ferroviaria Avezzano – Sora – Roccasecca – Cassino. L’Abruzzo in tal modo, potrebbe guardare al porto di Civitavecchia, ma anche a quello di Napoli. Un bel sogno per chi sa guardare in prospettiva, in un momento in cui c’è urgente bisogno di ridurre le emissioni di CO2 e nel quale è stata data notizia dal TGR Abruzzo del 12 agosto 2021 che ben 62 milioni di euro sono stati destinati dall’Unione Europea alle infrastrutture abruzzesi legate prevalentemente alla ZES. Da ultimo, non lasciamo morire le tratte ferroviarie storiche, riqualificandole opportunamente, in una Regione dal territorio accidentato e che va senz’altro ricollegato, anziché isolato nelle miriadi di centri che presenta.”
Avv. Aurelio Cambise