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Festa delle forze armate e dell’unità nazionale. Il Sindaco di Jenne: “il ricordo va a tutti i dispersi del mondo”

Jenne –  Come in tutti i Comuni del comprensorio zonale del Lazio e dell’Abruzzo, la giornata odierna è stata dedicata alle celebrazioni del 4 novembre festa delle forze armate e dell’Unità Nazionale. A Jenne perla della Valle Aniene, come previsto dal cerimoniale organizzativo, il corteo si è disposto nel piazzale antistante il Municipio, che ha raggiunto la Chiesa di Sant’Andrea Apostolo per la celebrazione della Santa Messa Solenne. Il rito religioso è stato celebrato dal carismatico parroco di Jenne don Gaetano Maria Saccà, il quale durante l’omelia ha ribadito importanti concetti di vita cristiana in perfetta applicazione con la celebrazione odierna. “Saper ascoltare – ha detto il parroco – è molto più difficile che poter parlare” , richiamando l’insegnamento di San Benedetto. “La guerra che si combatte oggi – ha proseguito – è inutile in quanto l’uomo non è in pace con  se stesso, e finchè l’uomo è straniero a se stesso la guerra non finirà. Come cristiani – ha concluso – abbiamo il dovere di far prevalere il bene nella lotta contro il male”. Al termine della Santa Messa, il corteo ha raggiunto tra i numerosi presenti il viale dei giardini pubblici e fino al monumento, ove con le prestigiose note della Banda Musicale di Jenne, al suono del Piave è stata accompagnata la corona deposta al Monumento ai Caduti. Il parroco ha proceduto alla benedizione, ed il Sindaco Giorgio Pacchiarotti è intervenuto celebrando di fatto con grande senso istituzionale i valori dell’unità nazionale, i quali oggi vanno riscoperti più che mai. “Il ricordo e la memoria – ha detto il Sindaco nella sua allocuzione di rito va ai ragazzi di tutte le nazioni che sono stati coinvolti nei conflitti bellici”. Il primo cittadino ha avuto parole rivolte specificamente ai dispersi e a quelle situazioni di sofferenza che hanno riguardato tante, troppe famiglie. “Non facciamoci rubare la speranza – ha proseguito il Sindaco citando una frase di Papa Bergoglio – oggi più che mai possiamo vincere le guerre attraverso il dialogo, il confronto costruttivo di reciproco accrescimento”. Il consigliere Cristiano Lauri ha poi dato lettura di tutti i nomi dei caduti Jennesi. Al termine della cerimonia è stato organizzato un rinfresco conviviale pubblico presso gli stessi giardini pubblici. (jennenews.it)

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