L’aquila – Sarà “Rinascite” il titolo della prima edizione del Festival delle città del Medioevo, in programma all’Aquila da mercoledì 21 giugno a domenica 25 giugno 2023. Tutti gli appuntamenti si svolgeranno al Parco del Castello e nell’Auditorium del Parco, per quello che sarà un grande evento di divulgazione storica ideato dall’Università e dal Comune dell’Aquila.
La manifestazione si articola intorno a una serie di incontri culturali con storici, artisti, scrittori e giornalisti. Un viaggio fra i secoli, che muove dal Mediterraneo alla Via della Seta: le piazze, i mercati, le banche e gli ospedali. I centri del potere e i luoghi della cultura. Torri e cattedrali. Realtà e fantasia. Tra la filosofia e l’architettura, la moda e l’urbanistica, il mondo del fantasy e la storia dell’arte.
Le lezioni di storia saranno arricchite da rievocazioni, laboratori, esibizioni, spettacoli, animazioni e visite guidate.
Cuore del Festival, per tutti i cinque giorni della manifestazione, sarà il Parco del Castello che ospiterà il “Villaggio dei Rievocatori”. Una vera e propria cittadella medievale davanti all’Auditorium progettato da Renzo Piano, con gli accampamenti dei rievocatori aquilani e di un qualificato gruppo di associazioni di ricostruzione storica provenienti da altre regioni italiane.
Armigeri, arcieri, amanuensi e calligrafi, speziali, falconieri e sbandieratori saranno impegnati quotidianamente in attività didattiche, mostre ed esibizioni. Nel “Villaggio dei Rievocatori” sarà presente anche una Fiera del Libro, con stand delle case editrici Laterza, Il Mulino, Carocci, Odoya, Viella, EFG, Penne e Papiri e Typimedia
Il Festival delle città del Medioevo gode del patrocinio di: Società degli archeologi medievisti (SAMI); Italia Nostra; Archeoclub d’Italia; Deputazione abruzzese di storia patria; Giostra Cavalleresca d’Europa e sezione Abruzzo dell’Istituto italiano dei Castelli. Media partner dell’evento sono i mensili storici a diffusione nazionale MedioEvo e Archeo.
L’inaugurazione è fissata per il pomeriggio di mercoledì 21 giugno.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi e del rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila Edoardo Alesse, sarà lo storico Franco Cardini ad aprire il Festival con una lezione dal titolo La città medievale.
La prima giornata si concluderà nel Ridotto del Teatro Comunale con la lezione spettacolo Strade del mondo, un dialogo fra parole e musica fra gli storici Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli, accompagnati dall’Orchestra Sinfonica Abruzzese.
Gli incontri di giovedì 22 giugno, saranno dedicati alla storia dell’Aquila.
Le lezioni del mattino, introdotte e coordinate dal giornalista Angelo de Nicola, si apriranno con l’archeologo Alfonso Forgione (Il contado aquilano: dai villaggi ai curtes castelli). Pierluigi Terenzi con la relazione L’Aquila nel Medioevo: Fatta, disfatta, rifatta, racconterà il destino di una città che nei secoli, nonostante mille avversità, è sempre stata capace di risorgere dalle sue ceneri. Cristiana Pasqualetti chiuderà la prima sessione di incontri con la lezione dedicata a uno dei luoghi simbolo della città: La Fontana della Rivera e il mito del 99.
Nel pomeriggio, il giornalista Giustino Parisse presenterà le lezioni di storia degli studiosi Luca Pezzuto e Michele Maccherini, entrambi docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila, e Francesco Zimei, che condurranno il pubblico in un viaggio tra il passato e l’età contemporanea, attraverso i suoni, la musica, la vita quotidiana e le bellezze artistiche del capoluogo abruzzese.
La storica Silvia Mantini chiuderà le lezioni con L’Aquila, cerniera tra Medioevo e Modernità.
Subito dopo, Un libro, mille storie, primo di quattro appuntamenti dedicati alla lettura: Antonella Finucci, accompagnata dalle letture dell’attore Giuseppe Tomei, dialogherà con Alessandro Vanoli sul libro “Estate. Promessa e nostalgia” (Il Mulino).
La serata sarà invece dedicata a uno dei grandi maestri del cinema italiano, Pupi Avati, che dialogherà con Mirko Lino, professore di Storia del cinema all’Università degli Studi dell’Aquila, intorno alla sua ricchissima carriera cinematografica, segnata da molti film dedicati all’età medievale, dal recentissimo Dante, fino a Magnificat e a I cavalieri che fecero l’impresa.
Nella giornata di venerdì 23 giugno, introdotta e coordinata dal giornalista Mario Prignano, il racconto della città medievale esplorerà le vie del sapere, le strade dei commerci, il sistema delle regole e il rapporto quotidiano tra i cittadini e il potere con Franco Cardini (L’invenzione dell’università) Alessandro Vanoli (Il mare e i commerci) Franco Franceschi (Le città della lana) e Maria Giuseppina Muzzarelli (Dall’igiene ai prestiti: le regole della città medievale).
Valeria Valeri, docente e presidente dell’associazione di promozione sociale “L’Aquila volta la carta”, accompagnata dalle letture dell’attore Giuseppe Tomei, introdurrà il secondo appuntamento speciale dedicato alla promozione della lettura con Franco Cardini e Marina Montesano, autori di Medioevo globale. Avventurieri, viandanti e narratori a Samarcanda (Edizioni Piemme).
La serata si concluderà con Melania Mazzucco e la sua La città delle donne: un percorso collettivo, tutto femminile, nel quale le donne rivendicano il diritto di realizzarsi nell’arte, superando i ruoli che la società e la cultura del tempo hanno loro assegnato.
Sabato 24 giugno le lezioni di storia esploreranno la città medievale fra il sogno e la memoria. L’archeologo Marco Valenti (Tra l’Urbs e la Cittade) focalizzerà l’attenzione del pubblico sulle città tardo antiche, prima della lezione Città immaginate, città sognate: da Camelot a Gotham City di Francesca RoversiMonaco incentrata sulla visione di un Medioevo ancora vivo e presente nell’età contemporanea, dal cinema alla letteratura fino ai fumetti e all’intrattenimento televisivo.
Nel pomeriggio, altre due lezioni d’autore, fra storia e archeologia: Federico Canaccini (Guelfi e Ghibellini) e Andrea Augenti (I monumenti e la memoria) prima dell’appuntamento con lo storico Duccio Balestracci intorno al suo libro Stato d’assedio. Assediati e assedianti dal Medioevo all’Età Moderna (Il Mulino) con la partecipazione di Valeria Valeri e le letture di brani scelti a cura di Giuseppe Tomei. In serata il saggista e giornalista Adriano Monti Buzzetti e lo studioso Salvatore Santangelo, con Tolkien a 50 anni dalla morte, si confronteranno con l’eredità culturale dello scrittore, filologo e linguista britannico.
Il lungo viaggio attraverso le città del Medioevo terminerà domenica 25 giugno tra storia, musica, arte e politica.
La giornata verrà aperta e chiusa da due concerti: al mattino Stella Splendes del Concentus Serafino Aquilano (Auditorium del Parco) e alla sera Legenda Sanctorum con l’esibizione congiunta dell’Aquila Altera Ensemble e del gruppo musicale Le Cantrici di Euterpe (chiesa di San Basilio).
La prima lezione del mattino per l’appuntamento Un libro, mille storie, (curata da Valeria Valeri con letture di brani scelti di Giuseppe Tomei) è dedicata allo storico Paolo Golinelli e al suo Celestino V. Il papa contadino (Ugo Mursia Editore). Napoli e il Regno è invece il titolo della lezione di Amedeo Feniello, docente di Storia medievale all’Università degli Studi dell’Aquila.
Nel pomeriggio, gli interventi di due grandi storici europei: Jean-Claude Maire Vigueur (L’acqua, vitale risorsa della città medievale) e José Enrique Ruiz Domènec (Le città del Mediterraneo) prima di un ultimo appuntamento costruito in forma di dialogo: Rinascere con l’Arte con la scrittrice Annarosa Mattei e lo storico dell’arte Claudio Strinati.
“L’idea di questo Festival viene da lontano, dall’importante convegno sulla rinuncia papale che, come Università, organizzammo due anni fa” spiega il rettore Edoardo Alesse “In quell’occasione riscontrammo grande interesse e sensibilità sul tema del Medioevo. Grazie al Comune dell’Aquila, che si è fatto subito parte attiva nell’organizzazione, e all’impegno dei nostri due docenti Amedeo Feniello e Alfonso Forgione, abbiamo approntato un programma di altissimo profilo. Sarà una settimana di cultura, scienza e divulgazione, in cui porteremo secoli di storia della città a contatto con le persone. L’auspicio è che questo evento, che darà inizio all’estate aquilana, possa diventare un momento identitario per la nostra comunità al pari di Street Science e mi auguro che altre istituzioni e stakeholder possano unirsi a noi, in futuro, nell’organizzazione”.
“Il Festival delle città del Medioevo” afferma il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi “sarà un’occasione per riscoprire le radici della nostra terra attraverso le testimonianze e i contributi di professionisti, studiosi e accdemici che si confronteranno sul nostro passato in un luogo simbolo della nostra contemporaneità. Un’iniziativa di alto profilo culturale che l’amministrazione ha sostenuto in maniera significativa per contribuire alla realizzazione di giornate destinate a richiamare l’attenzione di appassionati e cultori della materia ma, al contempo, curiosi e cittadini per i quali è stato ideato un palinsesto di eventi e iniziative molto articolato e variegato”.
“Il turismo culturale rappresenta una importante opportunità per il nostro Paese e ogni anno aumenta il suo appeal tra viaggiatori e appassionati” osserva l’assessora al Turismo del Comune dell’Aquila Ersilia Lancia “Il Festival delle città del Medioevo si inserisce nel solco di questo percorso e consentirà alla nostra città di ampliare l’offerta turistica coniugando, al contempo, importanti e rilevanti iniziative culturali che renderanno la nostra città ancora più attrattiva”.
“Non è retorico dire” dichiara il Prof. Amedeo Feniello “che questo Festival ha un forte significato etico ed è mosso da due sensibilità: la prima, unire le diverse componenti culturali che gravitano in città – dalla Sinfonica Abruzzese fino a tutta l’ampia schiera dei rievocato -per fornire, col contributo scientifico e il coordinamento del Comune, un prodotto culturale dal deciso profilo nazionale. La seconda sta nel titolo del Festival: declinare il tema delle rinascite significa parlare di questa stagione particolare dell’Aquila, che sta, tra mille difficoltà ma con entusiasmo crescente, letteralmente rinascendo da un punto di vista delle proposte di notevole respiro culturale
“L’idea del Festival” sottolinea il Prof. Alfonso Forgione “nasce con il preciso scopo di potenziare ulteriormente il sistema culturale aquilano e avvicinare il più vasto pubblico possibile al mondo della ricerca e della divulgazione scientifica, dai bambini ai cultori della materia, dai turisti ai semplici appassionati di storia. A tale scopo si alterneranno interventi divulgativi di alto profilo a esperienze immersive realizzate da rievocatori estremamente competenti e preparati. Lo sforzo dell’Università e del Comune, dunque, prosegue nel solco già avviato da tempo che ha permesso a questa sinergia tra i due enti di rendere L’Aquila una città viva e attrattiva per studenti, turisti e visitatori.”