Fisco e Consulenti del lavoro siglano l’intesa per lo scambio dati
La convenzione, tesa a semplificare l’adempimento degli obblighi fiscali attraverso i canali di comunicazione telematica e a realizzare concrete forme di cooperazione, sarà valida 3 anni
ROMA – E’ stata sottoscritta tra il direttore dell’Agenzia Entrate, Ernesto Maria Ruffini, e la presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei consulenti del lavoro, Marina Elvira Calderone, la convenzione che rende sempre più automatico il dialogo digitale tra Consulenti del lavoro ed Entrate. L’accordo disciplina, per i prossimi tre anni, le modalità con cui il Consiglio trasmetterà i dati e le notizie sui propri iscritti e quelle attraverso le quali l’Agenzia faciliterà le comunicazioni.
In particolare, da un lato, regolamenta il sistema attraverso il quale il Cnodcl invierà le informazioni concernenti le iscrizioni, le variazioni e le cancellazioni risultanti nell’albo unico nazionale dei Consulenti del Lavoro, per l’assolvimento degli obblighi in capo agli ordini territoriali (articolo 7, comma 3, Dpr n. 605/1973) e per consentire all’Agenzia di effettuare, ai fini dell’erogazione di servizi digitali o telematici, la verifica dello stato dell’iscrizione del professionista all’albo; dall’altro, il servizio web che permette ai professionisti iscritti di comunicare all’Agenzia le informazioni relative alle procure conferite dai propri clienti, per lo svolgimento delle attività di rappresentanza o assistenza presso gli uffici (articolo 63, Dpr n. 600/1973), eliminando la necessità di esibizione delle stesse in formato cartaceo a ogni accesso.
Quest’ultimo servizio web, denominato “Gestione procure”, disponibile, successivamente al primo aggiornamento delle informazioni (non prima del 12 settembre 2022), in area riservata, permetterà a ciascun professionista di comunicare quali clienti hanno conferito procura all’assistenza presso gli uffici, specificando la durata della procura e i servizi per i quali ha efficacia. Il servizio permetterà anche al professionista di comunicare la lista dei propri collaboratori e, per ciascun cliente, se è stata concessa l’autorizzazione ad avvalersi dei collaboratori. La condizione per l’accesso a “Gestione procure” è la regolare iscrizione all’ordine, verificata in base alle informazioni trasmesse dal Consiglio Nazionale.
Una volta che la procura sia stata comunicata, il professionista (o, se autorizzato, un suo collaboratore) potrà svolgere il suo incarico di assistenza presso gli uffici, senza dover portare con sé una copia della procura.
Un’intesa in linea con le previsioni del provvedimento del direttore dell’Agenzia del 27 gennaio 2021, che ha fissato “Modalità e termini delle comunicazioni all’anagrafe tributaria delle iscrizioni, variazioni e cancellazioni negli albi, registri ed elenchi tenuti dagli ordini professionali, enti ed uffici preposti, previsti dall’articolo 7, terzo comma, del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973 n. 605”
La tempistica
In base alla convenzione, il Consiglio assolve centralmente agli obblighi comunicativi per conto di tutti gli ordini territoriali e sfrutta la cooperazione applicativa per trasmettere le informazioni concernenti gli iscritti, con frequenza quindicinale. Per il 2021, il Consiglio è tenuto a trasmettere le informazioni relative alle iscrizioni, variazioni e cancellazioni avvenute nello stesso anno, entro il prossimo 30 giugno. Le informazioni relative all’anno 2022 sono comunicate attraverso un web service che restituisce le variazioni dall’ultima richiesta.
L’Agenzia, dal canto suo, potendo verificare lo stato dell’iscrizione del professionista su un archivio aggiornato, sarà in grado di erogare ai consulenti del lavoro servizi digitali e telematici più efficaci.
La privacy
I dati e le informazioni verranno trattati nel rispetto delle normative sulla privacy, garantendo la massima riservatezza ed esclusivamente per le finalità previste dall’intesa. Saranno, infatti, adottate tutte le misure di sicurezza e i vincoli di riservatezza previsti dalla normativa europea e nazionale sulla protezione dei dati, in modo da garantire un’adeguata sicurezza delle informazioni e scongiurare trattamenti non autorizzati o illeciti, la perdita, la distruzione o il danno accidentali.
La convenzione, come detto, sarà valida per tre anni: in questo periodo, convengono Agenzia e Cnodel, ci sarà spazio per ampliare, con successivi accordi, le forme di collaborazione.